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L’incredibile grotta di Rio Vaat, secondo atto sabato a Cavazzo

Sabato 27 febbraio alle ore 20:30 presso la sala consiliare del Comune di Cavazzo Carnico si terrà l’evento di presentazione del nuovo video di divulgazione dei risultati della caratterizzazione idrogeologica della sorgente di Rio Vaat.

La realizzazione del filmato è stata patrocinata e finanziata dall’Ecomuseo della Val del Lago con un progetto inserito nel Programma delle attività ecomuseali per il 2014, cofinanziato dalla Regione FVG e sostenuto dai Comuni rivieraschi e dalla Comunità Montana del Gemonese, Canal del Ferro e Val Canale.

LA STORIA

La grotta Rio Vaat è compresa nel complesso del monte Faeit, tra le Prealpi Carniche in comune di Cavazzo Carnico. Un esempio di incredibile “meccanica” della natura che è stato analizzato a fondo negli ultimi anni dal Gruppo Speleologico Carnico, assieme al contributo del Club Alpino Triestino, attraverso il progetto “Rio Vaat”, una grande iniziativa speleologica italiana, svelata nelle sue fasi iniziali lo scorso anno attraverso un video.

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Si tratta in sostanza di una grotta a forma di sifone che intercetta la falda acquifera circostante in un’area compresa tra diverse decine di km quadrati, e che in base alle piogge, si riempie e si svuota come se fosse manovrata da un pistone, continuando sempre, anche in periodi di secca, ad alimentare gli acquedotti della Valle del Lago.  Tutto trae origine dalla scoperta di quella grotta e di un lago sotterraneo, avvenuta negli anni ’70 grazie a Roberto Adami. All’epoca non si ebbe consapevolezza di quanto poteva raccontare un anfratto che faceva registrare sorprendenti dislivelli idrometrici. Fino al 2010, quando il team degli speleologi carnici è ritornato a ficcarci il naso, giorno dopo giorno, con migliaia di incursioni tra le rocce calcaree, immersioni tramite gli speleosub e misurazioni con una speciale sonda, oltre poi al monitoraggio di 18 sorgenti disseminate lungo tutte le pendici del Faeit.

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