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Weissenfels aggiudicata ai giapponesi di Kito

E’ il colosso giapponese Kito Corporation l’aggiudicatario all’asta delle acciaierie Weissenfels di Fusine in Valromana. La loro offerta è stata l’unica ad essere pervenuta nei tempi previsti alla curatela fallimentare condotta dalla dottoressa Paola Cella.

logo kitoI nipponici, attraverso una newco costituita ad hoc, avrebbero messo sul tavolo circa 5 milioni di euro e più 250 mila euro per le manutenzioni e 500 mila euro per garantire l’esercizio provvisorio. La stipula degli atti notarli è prevista entro il 29 gennaio, domani comunque a Udine è previsto già un primo incontro tra gli emissari della multinazionale e i rappresentanti del sindacato, i quali si dichiarano già entusiasti per la notizia, che potrebbe mettere fine al calvario della storica realtà industriale della Val Canale.

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“Dopo dieci anni di sofferenze e gli ultimi brividi di dicembre – commenta Giampaolo Roccasalva della Fiom Cgil – i lavoratori (85 quelli attualmente in organico al ramo d’azienda amministrato da due anni a questa parte da Pewag dopo il fallimento della Tech Chains, ndr), possono riassaporare fiducia e speranza per il mantenimento del loro posto di lavoro; da quanto abbiamo appreso la Kito è una multinazionale solida, che fattura nel mondo mezzo miliardo di dollari e la loro unica area del pianeta ancora scoperta era l’Europa”. Dello stesso avviso anche Fabiano Venuti, della Fim Cisl, il quale spiegando di voler attendere i dettagli del piano industriale, definisce il nuovo traguardo “la fine di un incubo”.