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Mazzolini (LN): “Si sciolga il nodo dell’ex Gil di Tarvisio”

Stefano Mazzolini
Stefano Mazzolini

«Ci mancava solo che Serracchiani e la sua giunta facessero scappare gli unici investitori disposti a riconvertire l’ex Gil di Tarvisio: è così che questa amministrazione regionale dimostra di avere a cuore le sorti della montagna?». L’affondo è dell’ex presidente di Promotur, Stefano Mazzolini. «Quando guidavo Promotur – ricorda – c’erano stati i primi contatti con queste persone interessate all’ex Gil (nella foto di Pierino beltrame da fliker) l’attuale situazione  Poi chi è venuto dopo di me, non si è interessato alla stessa maniera. Forse perché Tarvisio non è un Comune di sinistra?».

Mazzolini è preoccupato. Teme che la lunga attesa a cui sono stati costretti gli investitori li possa far desistere dal loro progetto di riconvertire l’ex Gil in un albergo di lusso. «Non dico che la Regione dovrebbe stendere tappeti rossi a queste persone, ma almeno degnarli di una risposta e di un incontro – aggiunge Mazzolini –. La proprietà dell’ex Gil è nella mani di Promotur: il nodo da sciogliere è tutto qui. Bisogna trovare al più presto un modo per stabilire la vendita o la concessione del bene a chi ha i soldi e l’intenzione di investire. Basta perdere tempo: Tarvisio ha bisogno di rilanciarsi turisticamente e ha bisogno di nuovi posti di lavoro».

Chiudendo il suo intervento, Mazzolini lancia una proposta: «I soldi che deriveranno dalla vendita dell’ex Gil – conclude – vanno investiti nel polo sciistico di Tarvisio. Così si fa il bene di un territorio senza dare priorità a interessi politici e di partito. Serracchiani deve capire che la montagna va seguita e fatta crescere, non abbandonata a sé stessa».