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Crescono i giovani “correntisti” della BCC Carnia e Gemonese

Boom di giovani correntisti per Bcc Carnia e Gemonese (14 filiali). L’istituto di credito con sede a Tolmezzo, in questo 2015, non ancora concluso, ha registrato fino ad ora, 230 nuove aperture di conti correnti da parte di giovani, compresi nella fascia di età che va dai 18 ai 36 anni.

Il presidente di BCC Carnia e Gemonese Duilio Cescutti con il direttore Gabriele Bellon
Il presidente di BCC Carnia e Gemonese Duilio Cescutti con il direttore Gabriele Bellon

Un numero che sottolinea una tendenza, fanno notare dall’istituto di credito, “molti dei giovani residenti in Carnia, conservano, nel loro comportamento, il senso del risparmio tipico dei genitori. Il principale bacino di utenza della banca è la Carnia, con tutte le sue valli. Territorio da sempre considerato popolato da gente risparmiosa. Anche le nuove generazioni confermano questa tradizione. Un trend avvalorato anche dal fatto che, proprio in questo ambito territoriale, esistono eccellenze imprenditoriali già alla seconda o terza generazione che continuano a funzionare, registrando ottime performance sul mercato, attraverso le capacità dei figli e dei nipoti”.

“Molto deriva dalla cultura e dall’educazione, oltre che dalle capacità dei singoli – spiega Gabriele Bellon, direttore generale di Bcc Carnia e Gemonese – insieme ad un atteggiamento che punta al lavorare sodo, tipico di molti carnici attivi ed operativi. Un plauso va a quei giovani della nostra montagna che si distinguono per voglia di fare e senso del risparmio. Registriamo con piacere questi numeri, che ci colgono di sorpresa, legati a giovani nuovi correntisti; come banca del territorio, fungeremo sicuramente da stimolo. Il denaro, al giorno d’oggi, occupa un posto importante nella vita di ciascuno di noi. Il tema denaro, riteniamo debba essere affrontato fin dall’educazione dei bambini e dei giovani. Dovrebbe essere considerato dal genitore parte integrante e fondamentale per la crescita e la formazione. Proprio attraverso un’educazione all’uso responsabile dei soldi – conclude Bellon – la propensione al consumo intelligente può essere migliorata”