ALLUVIONE- Punto della situazione in Regione

Come si ricorderà, il 29 agosto
2003 i Comuni di Chiusaforte, Dogna, Malborghetto Valbruna,
Moggio Udinese, Pontebba, Resiutta e Tarvisio furono colpiti da
una tremenda alluvione: quattro ore di pioggia con mezzo metro di
acqua su 765 chilometri quadrati.

A quasi 9 mesi dal disastro, la IV Commissione consiliare ha
chiesto al responsabile della Protezione civile regionale,
l’assessore Gianfranco Moretton, di rendere noto quanto fatto per
quella zona e per la sua popolazione.

Al 10 maggio 2004 – ha perciò fatto presente – sono stati stimati
danni subiti da privati e imprese per un totale di 6.768.187,01
euro (beni immobili ai privati 5.083.669,41 euro, beni immobili e
mobili alle imprese 1.684.517,60). Da proiezioni effettuate, si
ritiene che l’importo complessivo dei contributi potrebbe
ammontare a circa 26 mln di euro. Sommandoli ai precedenti quasi
7 si calcola, quindi, che l’importo dei danni accertati e in via
di accertamento è pari a 32.768.187,01 euro.

I primissimi interventi d’urgenza per la messa in sicurezza del
territorio, eseguiti dal 29 agosto al 19 settembre 2003, sono
stati pari a 3.355.200,00 euro. Per il soccorso alle popolazioni,
sono stati da subito stanziati 2 mln, ai quali si sono aggiunti
446.500 euro. Tutti gli importi sono stati a carico del Fondo
regionale per la Protezione civile.

L’11 settembre 2003, un’ordinanza del presidente del Consiglio
dei ministri ha previsto ulteriori contributi per 40 mln di euro
che il Commissario delegato del Governo, ovvero lo stesso
assessore regionale alla Protezione civile, può erogare tramite i
sindaci dei Comuni interessati. Nello specifico delle previsioni
di spesa, si parla di 14 mln per opere di pronto intervento
avviate e per Vigili del Fuoco, volontari, professionisti e
interinali; 5 mln per il nuovo ponte a Pietratagliata; 4 mln per
sistemare il torrente Uque; 300mila e 110mila euro per la strada
provinciale della Val Aupa e per i depuratori a Moggio; 90mila
per la viabilità a Drentus e Virgolins; 100mila per
l’illuminazione pubblica a Dogna; 500mila per sistemare una
strada e il depuratore a Pontebba; 150mila per una strada a
Tarvisio; 500mila per il ripristino delle aree di deposito
temporaneo dei materiali; 13 mln quali contributi per privati,
imprese e loro delocalizzazione; 2 mln per incarichi a
professionisti.

Ordinanza ministeriale a parte, l’assessore ha messo in evidenza
lo studio sul pericolo di esondazione del fiume Fella, studio che
ha condotto a predisporre un progetto di sghiaiamento di un
tratto del suo alveo. Sono così stati messi a disposizione 4,03
mln di euro per difenderne le sponde.

Da parte del Governo centrale, il 27 novembre 2003 è stata emessa
una seconda ordinanza con la quale il Commissario delegato è
stato autorizzato a concedere contributi per la delocalizzazione
delle attività produttive per le quali sono state riscontrate
situazioni di grave rischio per l’incolumità pubblica e privata.
Le modalità di erogazione, approvate da Moretton a fine febbraio
2004, parlano di contributi sino al 90% della spesa, per un
massimo di 1,5 mln di euro, per acquistare un fabbricato e un
terreno; per i costi di trasferimento sono previsti ulteriori
40mila euro.

Terza ordinanza ministeriale, il 20 febbraio scorso, a
completamento della prima, con la quale si disciplina la
costituzione dell’Unità operativa per le esigenze della fase di
ricostruzione e della Commissione tecnico-consultiva quale organo
di supporto giuridico-amministrativo del Commissario delegato; il
completamento degli interventi di messa in sicurezza del
territorio; la concessione di contributi ai privati e alle
imprese nonché alle Autonomie locali. L’ordinanza prevede un
finanziamento di 12,5 mln per 15 anni per la contrazione di un
mutuo che assicura alla Regione una dotazione finanziaria di
circa 135 mln. A questi, a partire dal 2005, si aggiungono gli
stessi milioni di euro previsti dalla Finanziaria regionale 2004.

Dei 135 mln statali, 103,85 saranno gestiti per interventi
strutturali prioritari tramite la Protezione civile, 9,35 tramite
la Direzione centrale di Agricoltura e Foreste, 21,80 attraverso
Comuni, Province e Comunità montane. A questi tre, sono stati
anticipati 4,36 mln così ripartiti: Chiusaforte 106mila euro;
Dogna 360mila; Malborghetto Valbruna 1 mln; Moggio Udinese
520mila; Pontebba 720mila; Resiutta 234mila; Tarvisio 360mila;
Comunità montana del Gemonese, Canal del Ferro e Val Canale
60mila; Provincia di Udine 1 mln.

Sempre in attuazione dell’ultima ordinanza ministeriale, il 6
maggio scorso l’assessore ha emesso un decreto sui benefici a
privati, imprese e Autonomie locali. In particolare: fondo
perduto pari al 90% dei costi ai privati per gli immobili da
ricostruire, entro il limite di 200mila euro; 75% e sino a
100mila euro per quelli da riparare; 90% e sino a 250mila euro
per quelli da delocalizzare; contributi massimi differenti per il
ripristino o il riacquisto dei beni mobili distrutti o
danneggiati; per i lavori eseguiti in proprio dal danneggiato;
70% e sino a 500mila per le imprese; 70% e limite a 6mila euro
per le spese di affitto di immobili e macchinari.

Tutte le attività istruttorie sono affidate ai Comuni, i quali,
anche per accelerare le operazioni di liquidazione, hanno già
ricevuto fondi pari al 10% del fabbisogno stimato al 12 maggio
2004 per il ristoro di danni a privati e imprese, per un importo
complessivo di 581.692,00 euro: Chiusaforte 8.319,00; Dogna
20.365,00; Malborghetto Valbruna 366.549,00; Moggio Udinese
40.788,00; Pontebba 137.313,00; Resiutta 5.002,00; Tarvisio
3.356,00.

Da parte dei consiglieri sono state formulate diverse domande di
approfondimento su singoli aspetti, con particolare riferimento
ai contributi erogati.