OSOPPO- Elettrodotto Fantoni, osservazioni del WWF

Elettrodotto Fantoni
“Accettare e approvare il progetto di elettrodotto che attraverserà la Val Dolce presentato dalla “Fantoni” per collegare il suo stabilimento di Osoppo con la rete austriaca, significherebbe ammettere che questa infrastruttura è di beneficio alla comunità – afferma Vinicio Collavino, Presidente regionale del WWF – “Nello Studio di Impatto Ambientale però sono evidenti solo i vantaggi per il costruttore, la Fantoni, e gli svantaggi per la comunità in termini di salute per l’aumento dell’elettrosmog e di degrado ambientale per molte aree pregiate della nostra regione. Il WWF non può che bocciare, perciò, un progetto che beneficia un privato gravando i propri costi, spesso anche inutilmente, sulla popolazione e sull’ambiente. L’elettrodotto andrebbe infatti ad intaccare, per la maggior parte, territori protetti dal vincolo paesaggistico per quasi 40 km. sui 46 complessivi del tracciato, degradando in modo irreversibile l’aspetto di luoghi d’alta montagna, come la Val Dolce, oggi incontaminati e di grande bellezza. Pesante anche l’impatto sui Siti di Importanza Comunitaria, interessati da oltre 8 km di tracciato, in particolare su quello della “Creta di Aip e Sella di Lanza” adiacente il confine con l’Austria, fondamentale per la conservazione di specie molto rare, come l’aquila reale e i tetraonidi. I cavi rappresentano un pericolo mortale per questi uccelli, come documenta anche uno studio redatto dal WWF, ed il progetto non prevede misure adeguate per ridurre il rischio di collisione e folgorazione.
Insufficiente anche l’attenzione alla salute pubblica per il pericolo di esposizione della popolazione all’elettrosmog. A giudizio del WWF, sarebbe stato apprezzabile l’adeguamento ai limiti suggeriti dall’ ISPESL (Istituto Superiore per la Prevenzione e la Sicurezza sul Lavoro), organo tecnico-scientifico del servizio sanitario nazionale. Il progetto invece opta per quelli più “permissivi” decisi dal Governo italiano: numerose abitazioni verrebbero perciò a trovarsi troppo vicine ai cavi e quindi esposte a livelli di elettrosmog significativi.
La “Fantoni” non prende in seria considerazione poi le possibili alternative all’elettrodotto: diversi tracciati a minore impatto, soluzioni tecnologiche diverse, come cavi interrati, ecc.. Non considera neppure altre soluzioni all’esigenza dichiarata dell’aumentato fabbisogno di elettricità per lo stabilimento di Osoppo, come la razionalizzazione dei consumi, eliminando gli sprechi, o la costruzione di una moderna centrale di cogenerazione “consortile” per l’intera zona industriale.
“I dati del Piano Energetico Regionale – conclude il WWF – dimostrano che in regione l’industria consuma il doppio di elettricità rispetto alla media nazionale. Ci sono, quindi, enormi margini per interventi di risparmio e razionalizzazione. Invece, ogni azienda punta ad importare elettricità dall’estero, per ora meno costosa, con elettrodotti privati. Ad oggi, anche le ‘Ferriere Nord’ del gruppo Pittini hanno annunciato un progetto analogo a quello della ‘Fantoni’, così come stanno per fare la ‘Burgo’ di Tolmezzo e altri.
“Tra pochi anni – conclude Collavino del WWF – rischiamo di vedere una selva di cavi e tralicci, per linee private più o meno parallele attraverso le Alpi. E la Regione sta a guardare, anzi avalla “a priori” alcuni progetti (com’è accaduto con quello di Pittini), prima ancora che sia avviata la valutazione di impatto ambientale.”