AMARO- Marsilio: “Larga banda strumento per sviluppo”

Per lo sviluppo delle zone montane investire
nelle nuove tecnologie di comunicazione è fondamentale perché
significa offrire migliori servizi alla popolazione, maggiore
funzionalità agli enti pubblici e possibilità di occupazione.
Occorre realizzare presto il progetto di Agemont per la copertura
satellitare di questa parte del territorio regionale”.

Lo ha detto l’assessore delegato alla Montagna Enzo Marsilio a
margine del convegno sul Progetto “E-Health”, svoltosi sabato ad Amaro.

“La realizzazione degli indirizzi regionali per portare la banda
larga sull’intero territorio del Friuli Venezia Giulia – nota
Marsilio – avverrà necessariamente per fasi, considerando la mole
degli interventi e degli investimenti necessari, ed i primi
interventi saranno logicamente indirizzati ad iniziative di
grande copertura in termini di popolazione e di grande impatto
sui servizi ai cittadini e alle imprese”.

“Nella situazione attuale, però, l’area montana si trova già
molto penalizzata rispetto ad altre realtà territoriali, anche
perché gli operatori commerciali nel settore delle
telecomunicazioni concentrano i nuovi investimenti dove
popolazione e imprese consentono un adeguato ritorno economico.
Oggi, nell’area dei Comuni montani compresi nell’Obiettivo due,
ben 60 Comuni su 76 sono privi di copertura Hdsl (velocità 2
Mb/s)”.

Gli stessi progetti regionali per la Montagna, secondo
l’assessore, sono condizionati da questa situazione delle
strutture di telecomunicazione. Oltre a “E-Healt” , sono in
itinere il Portale delle Comunità montane, il Catasto Immobiliare
Montano, l’impiego della Carta Regionale dei Servizi.

“La banda larga consentirebbe la migliore realizzazione di questi
progetti ed aprirebbe ad ulteriori opportunità, ma la montagna ha
bisogno di avere rapide risposte su questo versante ed è quindi
opportuno ricorrere al già definito progetto di Agemont per
portare la larga banda satellitare sulle zone montane”.

“Non c’è contraddizione con il progetto per una rete in fibra
ottica su tutto il territorio – conclude Marsilio – perché quando
questa rete avrà raggiunto l’estensione prevista a regime si
potrà dismettere progressivamente la soluzione satellitare
salvaguardando la buona parte degli investimenti effettuati. Ma
intanto avremo dato una risposta efficace alle esigenze di
sviluppo delle zone montane”.