TOLMEZZO- La premiazione di “Carnia Alpe Verde”

“Una Regione di piccole dimensioni ma che ha
tanto da offrire, specialmente dal punto di vista delle
tradizioni, dei prodotti tipici e delle peculiarità”.

Così l’assessore regionale alle Attività Produttive Enrico
Bertossi ha voluto evidenziare la scelta degli ideatori del
premio “Carnia Alpe Verde”, organizzato dall’Aiat della Carnia,
di dedicare la decima edizione della manifestazione al fagiolo,
legume che per secoli ha rappresentato nella dieta quotidiana
quella che è stata definita “la carne dei poveri”, e ora viene
riscoperto, presentato in numerose ricette anche elaborate e
d’alta cucina, divenendo così elemento peculiare della nostra
terra.

Bertossi, che è intervenuto a portare il saluto della Regione
dopo gli interventi del sindaco Sergio Cuzzi, dei presidenti
della comunità montana della Carnia Lino Not e dell’Ascom
Giovanni Da Pozzo, del direttore dell’Aiat Stefano Lucchini, si è
soffermato sulle attrattive e sulle ricchezze del territorio, in
particolare della montagna e della Carnia, per poi parlare
dell’importanza della riscoperta e della valorizzare dei prodotti
naturali e genuini, sempre più richiesti dai consumatori, e che
costituiscono un’efficace biglietto da visita per la nostra
realtà.

Una realtà, ha detto Bertossi, che “se analizzata con l’occhio
attento del ricercatore, ma ormai anche dei curiosi del gusto e
dei sapori, è forse ancor più pregiata di quanto la seppe
descrivere, pur con magistrale efficacia, lo scrittore Ippolito
Nievo, definendola un piccolo compendio dell’universo”.

Una realtà articolata, il Friuli Venezia Giulia, che proprio per
la molteplicità e la completezza delle sue attrattive deve essere
proposta ai potenziali fruitori, ai turisti, in modo integrato,
affinché tutte le sue molteplici prerogative vadano a vantaggio
degli ospiti, ma anche degli operatori.

“Gente unica – ha concluso Bertossi riprendendo lo slogan della
campagna di promozione della Regione – che deve però essere in
grado di proporre e mettere in risalto i pregi del territorio e
delle peculiarità”.

I riconoscimenti del premio “Carnia Alpe Verde” sono stati anche
quest’anno cinque.

Il primo è andato al servizio ricerca e sperimentazione
dell’Ersa, ritirato dal direttore generale Josef Parente, per
l’avvio, negli anni ’70 di un progetto per il miglioramento
genetico del fagiolo friulano.

Un altro premio è stato destinato al dipartimento di Scienze
Alimentari dell’Università di Udine, per il recupero, la
conservazione e la valorizzazione dei genotipi agrari del Friuli
Venezia Giulia.

Gli ulteriori riconoscimenti sono stati per Alberto Zilli, della
trattoria Alle Alpi di Cussignacco (Udine), perchè nel menù del
suo locale ha inserito una prelibata “fagiolata”; al consorzio
per la tutela dei fagioli di Sarconi (Potenza), che ha provveduto
alla tutela, alla produzione e alla commercializzazione di 17
ecotipi locali di fagioli coltivati fin dal 1700; e al
giornalista della Rai Bruno Gambacorta, ideatore di una rubrica
settimanale sui cibi peculiari e autoctoni.