BORDANO- Pacca sul sedere, condannato a 14 mesi

La Cassazione ha confermato la condanna a 14 mesi di reclusione – pena sospesa dalla condizionale – nei confronti di Ivan P., un uomo di 40 anni che aveva dato una pacca sul sedere a una bella ragazza che stava telefonando da una cabina telefonica di Bordano. In primo grado Ivan era stato assolto, nel 2001, dal tribunale di Tolmezzo, in quanto il giudice aveva ritenuto che il suo gesto non costituisse reato. Su appello del pubblico ministero, però, la Corte di appello di Trieste, nel 2004, lo aveva dichiarato colpevole di violenza sessuale. Contro la condanna l’uomo ha invano fatto appello alla Cassazione. La Suprema Corte – con la sentenza 876 – gli ha risposto che costituiscono violenza sessuale “tutti gli atti sessuali indirizzati verso zone erogene, idonei a compromettere la libera determinazione del soggetto passivo in ordine alla sua sessualità, connotati dalla costrizione, abuso di inferiorità fisica e psichica”. Ha aggiunto infine Piazza Cavour che costituiscono violenza sessuale anche gli atti sessuali “di breve durata” e che non abbiano “determinato la soddisfazione erotica del soggetto attivo”. Non credo più nella giustizia: i giudici non hanno creduto alla mia parola, un lavoratore, uno che ha famiglia, che non ha mai fatto male a una mosca, e mi hanno rovinato la vita- è il commento di Ivan- Ho speso decine di milioni per difendermi da un’accusa che non ha alcun fondamento e posso solo dire che i giudici che mi hanno visto in faccia, quelli del Tribunale di Tolmezzo, non hanno esitato ad assolvermi. Gli altri? Chi mi ha accusato? Non voglio dir nulla. Mi hanno rovinato la vita, per una vendetta familiare, non per altro”.