TOLMEZZO- Burgo, incontro Illy-sindacati in Municipio

“Avevate chiesto pochi giorni fa un incontro
e la mia risposta fu: inutile che ci incontriamo fino a che non
ci sono fatti nuovi. I fatti nuovi sono arrivati ieri con
l’approvazione da parte del ministro Matteoli delle modifiche
apportate al progetto di realizzazione del depuratore”.

Il presidente della Regione e commissario per l’emergenza Burgo,
Riccardo Illy, mantiene la promessa presa con i sindacati e oggi,
la mattina dopo che è giunta notizia ufficiale della firma
dell’atto di intesa da parte del ministero per l’Ambiente,
incontra, assieme al vicecommissario Vittorio Zollia i sindacati,
i rappresentanti della Rsu, il sindaco Sergio Cuzzi, la Giunta ed
i consiglieri, nel municipio di Tolmezzo.

Illy rassicura sul fatto che la Regione “continua a dare massima
importanza alla risoluzione dei problemi della cartiera” e
ricorda però la complessità della procedura che prevede
l’intervento pubblico e privato e sulla quale pende il ricorso al
Tar presentato dalle associazioni ambientaliste.

Proprio a proposito del ricorso, Illy, rispondendo anche ai
timori di sindati e Rsu, auspica che da parte dei ricorrenti vi
sia dimostrazione di responsabilità e si proceda alla revoca
dell’atto. “Li incontreremo al più presto per persuaderli in tal
senso”, annuncia Illy.

Se infatti non vi saranno impedimenti, il via libera del
ministero rappresenterà un bel passo avanti nell’annosa vicenda
che richiede grande equilibrio nella gestione dei problemi
ambientali e occupazionali: “Ci troviamo di fronte alla procedura
di reiterazione del commissariamento, con un progetto che è stato
approvato dal ministero dell’Ambiente dopo che erano state
recepite le svariate modifiche richieste dallo stesso. A questo
punto dovremo approvare il progetto esecutivo entro qualche
settimana e affidare i lavori all’impresa aggiudicataria che avrà
45 giorni di tempo per accettare. Presumibilmente ad autunno,
dunque, il depuratore nuovo, che sarà un impianto consortile ad
uso civile e industriale, sarà in cantiere”, ha annunciato Illy.

Tutti hanno auspicato che ciò possa avvenire prima dell’eventuale
sentenza che potrebbe annullare il decreto di commissariamento e
che nella peggiore delle ipotesi potrebbe essere emessa già
settembre.

“Spero – ha detto Illy – che le associazioni si rendano conto
della volontà assoluta della Regione di completare quanto prima
l’opera e considereranno il fatto che pur essendoci ora un
depuratore inadeguato, comunque la qualità delle acque è
migliorata in maniera sensibile. Questo anche grazie agli
interventi che l’azienda ha fatto al suo interno per il
pre-trattamento delle acque reflue”.

Illy ha poi puntualizzato alcuni aspetti apparsi erroneamente
riportati sulla stampa e nei radiogionali di questi giorni.

“Non corrisponde al vero che le acque reflue della cartiera
vengono scaricate ora senza criterio nel Tagliamento. E’ vero che
il depuratore che è stato progettato e realizzato nel passato era
ed è inadeguato. La sua capacità di depurazione è insufficiente
per le esigenze del Comune e della cartiera. Per questa ragione è
stato necessario provvedere alla progettazione di un nuovo
depuratore e al finanziamento dello stesso con intervento
pubblico (Stato-Regione) e privato (proprietà Burgo)”.

Poi ha fatto chiarezza sull’accordo con gli ambientalisti: “Ho
accennato ad una procedura diversa e ottimale che avevamo
ipotizzato assieme alle associazioni ambientaliste rispetto al
commissariamento e che gli uffici della Regione avevano
approfondito e avevano concordato assieme alle stesse
associazioni. In tal senso avevamo firmato un protocollo d’intesa
siglato a settembre 2003 e a seguito a questo abbiamo scritto al
Ministero proponendo in scadenza del commissariamento la
sostituzione con la procedura in accordo volontario”.

Dopo svariati solleciti al Ministero e nonostante vi siano state
numerose sentenze della Corte di Cassazione, che hanno approvato
questo tipo di procedura inclusa la deroga alla quota di presenza
di alcune sostanze inquinanti nei reflui versati in acqua, il
Ministero non ha mai risposto in maniera ufficiale. A livello
verbale i dirigenti del Ministero dell’Ambiente hanno solo
segnalato che secondo loro la procedura non era adeguata”.

Una precisazione necessaria, questa, visto che le associazioni
ambientaliste ritenendo “in qualche misura inadempiente la
Regione” hanno deciso di impugnare la reiterazione del decreto di
commissariamento che consente da un lato di completare le
procedure amministrative per realizzare il nuovo depuratore e
dell’altro di continuare a derogare sui parametri di inquinanti
presenti nelle acque scaricate nel Tagliamento.

“Ringraziamo il presidente e commissario Illy per aver mostrato
con la sua presenza oggi di avere a cuore il problema della
cartiera. Prendiamo atto che un passo importante è stato
compiuto. La Regione ha fatto molto finora, ma la situazione
resta pesante per la montagna friulana”, hanno detto in aula i
rappresentanti delle sigle sindacali.

Daniele Deotto (Cisl-Alto Friuli) e Alessandro Forabosco (Cgil
Alto Friuli) hanno chiesto garanzie in merito alla copertura dei
finanziamenti per la realizzazione del depuratore.

La risposta è giunta dal vicecommissario Zollia che ha reso noto
come Regione e Stato abbiano finora impegnato parte importante
della cifra (il costo complessivo dei lavori sarà di 14 milioni
di euro) e che la restante parte sia a carico della proprietà.
“Firmeremo a breve con la Burgo l’accordo nel quale definiremo
garanzie in tal senso”, è stato detto.

Ferdinando Ceschia (Uil) ha auspicato che la “Burgo possa
diventare un esempio di risoluzione equilibrata tra ambiente e
occupazione”.

Renzo De Prato, rappresentante RSU e consigliere comunale con
delega al lavoro ha invitato Illy a partecipare al tavolo di
consultazione aperto per monitorare la situazione di crisi.