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Verso il commissariamento, il 18 ottobre a Venzone il consiglio comunale

“Mi chiedo cosa possa pensare un figlio dopo aver letto delle intimidazioni indirizzate al padre:  paura, angoscia, tristezza. Mi chiedo se è giusto fomentare gli animi:  il rischio è di indurre i più fragili a commettere atti gravi e lesivi della tranquillità familiare altrui.  Mi chiedo se è questa l’eredità da consegnare ai nostri giovani: incapacità al confronto pacifico e costruttivo”. Queste le parole del sindaco di Venzone, Fabio Di Bernardo, pubblicate all’indomani della lettera con un bossolo di proiettile che gli è stata recapitata in municipio.

“Leggere le dichiarazioni della mia maggioranza, all’indomani delle intimidazioni ricevute, che mi descrivono come una persona attaccata al potere e all’apparire, mi riempiono di enorme dispiacere: tanta la solidarietà ricevuta da cittadini e amici. Le mie sono riflessioni a caldo, sentite, a cuore aperto: c’è una deriva culturale e morale che mi spaventa. Durante l’incontro di maggioranza, a nulla è valsa la mia apertura ad allargare la giunta, la volontà a condividere un percorso e degli obiettivi per il paese”.

“Purtroppo nessuna proposta è arrivata dalla maggioranza: solo la richiesta delle mie dimissioni e l’azzeramento della nuova giunta che ho dovuto nominare cercando degli esterni, costretto, perché nessun consigliere eletto ha voluto accettare di entrare in Giunta – continua Di Bernardo – Mi è stato chiesto di lasciare campo libero per permettere a chi è stato eletto consigliere di diventare Sindaco senza passare per la legittimazione elettorale.  Richiesta irricevibile, priva di volontà a trovare un punto d’incontro e una soluzione al fine di concludere questi ultimi 7 mesi di legislazione per evitare il commissariamento del Comune”.

“Un incontro che è durato pochi minuti:  accuse, richieste urlate con toni alterati non consoni al Palazzo Comunale, che non lasciavano spazio a un confronto politico pacifico.  Chiara la volontà di portare la sfiducia in consiglio, votarla, chiudere il mandato e provocare il commissariamento del Comune: le conseguenze di ciò non interessano, non serve approfondire quali blocchi ciò porterà. Questo sarà compreso solo fra qualche mese quando ormai le decisioni saranno state prese. A chi appartiene la responsabilità di ciò?  Chi ha vinto dimostrando di aver ragione?”

“Non ci saranno né vinti, né vincitori:  la partita la perderà Venzone! Il 18 ottobre molto probabilmente terminerà prematuramente il mio mandato e terminerà quello di tutti gli eletti nel 2014 perché sarà votata la sfiducia dai Consiglieri Comunali: coglierò l’occasione per ringraziare i cittadini della fiducia e dell’affetto dimostratomi fino ad oggi. Invito a un’ampia partecipazione”.