CarniaCultura

Un’estate ricca di iniziative per la Pro Loco Iulium Carnicum di Zuglio

Tempo di consuntivi per la Pro Loco Iulium Carnicum di Zuglio che, per bocca del presidente Mirco Gaspari, ha tracciato una sintesi dell’attività svolta negli ultimi mesi.
“Nonostante il particolare momento in cui muoversi, tra normative igienico-sanitarie vigenti e soffocante burocrazia, sia quanto mai complicato, la nostra associazione non si è arresa nè ha chinato la testa, ma ha lottato per per dare dignità e visibilità al nostro territorio – dice Gasperi -. Come per le migliaia di Pro Loco sparse per l’Italia, il 2020 è stato un anno difficile, ma lo spirito di comunità che accompagna la nostra associazione da parecchi anni, ha giocato un ruolo importante e ha fatto sentire la sua presenza in un momento così tragico”.
In piena pandemia, infatti, sono stati distribuiti alle famiglie del Comune di Zuglio kit con mascherine e gel alcoolico, accompagnati da una frase di incoraggiamento.

Il Consiglio Direttivo aveva cancellato già da marzo feste o eventi che avrebbero potuto generare pericolosi assembramenti, impegnando le proprie risorse alla promozione di serate culturali. Un mese di agosto e settembre così ricco di iniziative, però, non c’erano mai stati per la Pro Loco: “La fatica si è fatta sentire, ma è stata ripagata dalla gratitudine e dalla soddisfazione degli ospiti e degli intervenuti”, dicono dall’associazione.

Le serate si sono svolte in una location molto suggestiva, il Centro Ecumenico “La Polse di Côugnes” , presso la Pieve di San Pietro di Carnia, grazie alla collaborazione offerta da Mons. Giordano Cracina e ai giovani gestori Chiara e Matteo.

Ha aperto la serie di serate Gabriella Grassi, che con il  libro “Le stagioni ritrovate” ha ricordato la sua famiglia e i suoi avi, tra i quali il pittore del ‘700 Nicola Grassi, originario di Formeaso.
Un altro appuntamento ha visto protagonista il giovane fotografo Denis Solerti, originario di Cedarchis di Arta Terme, che ha illustrato il suo viaggio lungo la Panamericana attraverso il libro fotografico “Un passo al di la dell’orizzonte”.
Successivamente è stata la volta di Igino Dorissa e della sua ultima opera “La valle dimenticata”, uno sguardo al passato con la storia e le vicende umane dei paesini di Rivalpo e Valle, sottoposti alla Pieve di San Martino.
Ad inizio settembre si è tenuta una serata seguitissima sul tema degli animali da affezione. La dott.ssa Marta Rugo, veterinaria con ambulatorio a Tarvisio e Tolmezzo, ha dispensato preziosi consigli sugli amici a 4 zampe. La serata, però, non è stata sufficiente a contenere le domande e i consigli, tamto che l’invito sarà rinnovato anche per il prossimo anno.
A concludere il calendario un’ospite d’eccezione, un artista completo quale è Luigi Maieron. In quasi due ore, complice un coinvolgente Celestino Vezzi, ha snocciolato aneddoti riguardanti la sua vita, raccolti nei libri che ha pubblicato in questi anni, ovvero “La neve di Anna”, “Quasi niente” e “Te lo giuro sul cielo”.