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Una fotografia testimonia il forte legame fra Gemona e la Cina

“Con sorpresa mi sono vista recapitare via WhatsApp una foto ove è ritratta Shen E-mei, rinomata traduttrice e professoressa di italiano all’Università di Lingue Straniere di Pechino, recentemente deceduta all’età di 82 anni. Nata a Cixi, nella regione dello Zhejiang nel dicembre 1940, la professoressa Shen ha dedicato la sua vita all’insegnamento dell’italiano, allo studio e alla traduzione della letteratura italiana contemporanea. È stata insignita dell’Ordine di Cavaliere della Repubblica Italiana, le sue traduzioni più importanti includono Racconti Romani, Il Nome della Rosa, Le Otto Montagne, L’Innocente e altre ancora”.

Così l’assessore alla cultura del Comune di Gemona Flavia Virilli apre il racconto che conferma il forte legame della cittadina pedemontana con la Cina.

“A inviarmi la notizia, su segnalazione di Giovanni Del Zotto che l’ha anche tradotta dal sito di informazione cinese, è stato il tolmezzino Daniele Macuglia, responsabile scientifico del nostro progetto culturale e della relativa mostra presso le ex carceri del castello di Gemona dal titolo “Il Friuli al tempo di Leonardo”, già ricercatore della Chicago University e ora docente di Storia del pensiero scientifico alla Peking University di Pechino – prosegue l’assessore -. Sia Macuglia che Del Zotto, udinese che da 10 anni lavora in Cina per un ente che promuove il commercio locale, si sono sorpresi che alle spalle della professoressa Shen E-mei fosse appesa l’immagine del Duomo di Gemona”.

“Non nascondo di aver provato una certa emozione unita a una grande curiosità per questa coincidenza così particolare – dice ancora Virilli -. Tuttavia, ho immediatamente pensato che la professoressa non potesse non aver conosciuto, durante i suoi studi e il suo lavoro di  traduttrice e docente, l’opera dell’illustre gemonese fra Basilio Brollo, il quale tra il 1694 e il 1699 realizzò due diverse stesure di un dizionario cinese-latino. Nel primo dispose i caratteri, e le relative traduzioni, secondo le chiavi o radicali, di modo che quest’ordine potesse riuscire utile specialmente nell’interpretare e tradurre i testi scritti nella lingua cinese. Il secondo, completato nel 1699, venne invece redatto secondo l’ordine fonetico o alfabetico, e cioè ordinando i caratteri secondo la loro pronuncia, per rendere così più semplice  l’insegnamento della lingua parlata. Fin dal primo momento i due dizionari di Brollo riscossero uno straordinario favore: vennero trascritti in centinaia di copie dai missionari, che li riconobbero unanimemente come i migliori esistenti”.

È su questo filone che Macuglia e Del Zotto, i quali si accingono anche a riaprire il Fogolâr Furlan di Pechino, proveranno a indagare, sentendo ex colleghi e allievi della prestigiosa Beijing Foreign Studies University, ove la professoressa Shen E-mei insegnava, per tentare di scoprire se la traduttrice cinese aveva particolari rapporti con Gemona e il Friuli in generale.