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Un patentino per lo smartphone agli studenti della Val Tagliamento

Venerdì 12 maggio, nella sala del centro sociale di Enemonzo, tutti gli alunni delle classi prime delle scuole secondarie di primo grado dell’Istituto Comprensivo Val Tagliamento si sono incontrati per ricevere il Patentino per lo smartphone.

A conclusione del progetto regionale che sta interessando tantissimi studenti del Friuli Venezia Giulia, i ragazzi hanno ottenuto, accompagnati dai loro insegnanti e dai loro genitori, una speciale “patente di guida”, come qualcuno di loro ha amato definirla, per divincolarsi al meglio nella fitta rete di social, app, ricerche e amicizie online.

Con il sostegno dell’Associazione Mec, che in questi anni si sta occupando in tutto il territorio regionale di queste tematiche con molteplici attività finanziate dalla Regione e da Fondazione Friuli, i ragazzi di Forni di Sopra, Ampezzo e Villa Santina hanno partecipato a 5 incontri di 2 ore ciascuno, approfondendo le seguenti tematiche: come funziona Internet, emozioni online, diritti e responsabilità online, navigare in sicurezza, benessere digitale. Il percorso prevedeva anche un incontro per le famiglie, proprio per aiutare anche loro a guidare i figli nel mare magnum della rete.
Tutti i docenti delle classi prime dell’Istituto hanno inoltre partecipato ad un percorso formativo per poter affiancare il formatore Mec o guidare loro stessi le attività per i ragazzi con l’obiettivo di riproporre a tutti i ragazzi delle future prime lo stesso percorso, arricchito da osservazioni e cambiamenti che si renderanno necessari in itinere. Il progetto ha preso forma all’interno della attività che l’IC ha previsto nell’ambito dell’educazione civica.
Alla presenze dei genitori e dei docenti, i patentini sono stati consegnati ai ragazzi dalla Dirigente Maria Vaino e dal formatore Mec Daniele Cuder, il quale ha colto l’occasione per condividere le altre iniziative che l’associazione sta portando avanti, come il “Patentino genitori digitali”, una serie di 4 incontri online dedicati ai genitori che vogliono formarsi per accompagnare i figli all’utilizzo delle nuove tecnologie, e i “Patti di comunità”, che alcuni gruppi di famiglie in sinergia con le amministrazioni comunali e le istituzioni scolastiche stanno cercando di portare avanti per darsi delle regole comuni in materia di utilizzo dello smartphone, ore ed attività dedicate alla disconnessione ed altre esigenze emerse negli ultimi tempi nella vita dei nostri ragazzi.

I ragazzi  e i genitori hanno partecipato con grande interesse alle attività di questo progetto, chiedendo a gran voce di essere supportati dalle istituzioni scolastiche e amministrative nell’affrontare le nuove sfide della rete che, come ha detto una mamma, «non esistevano quando noi eravamo adolescenti».