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VIDEO – Un nuovo percorso salute all’esterno dell’ospedale di Gemona

“Lo sviluppo della riabilitazione cardiologica a Gemona del Friuli rappresenta una delle prime scelte compiute dalla Giunta all’inizio della legislatura; poi l’arrivo del Covid-19 ha ovviamente focalizzato l’attenzione sull’emergenza, ma il lavoro avviato è comunque andato avanti e quello di oggi è un primo importante risultato. C’è ancora molto lavoro da fare ma ormai la strada è tracciata e proseguiremo lungo il percorso che, al di là delle nostalgie e delle strumentalizzazioni polemiche, rappresenta il futuro della sanità regionale”.
È questo il commento del vicegovernatore con delega alla Salute Riccardo Riccardi all’inaugurazione del nuovo percorso d’allenamento a servizio del Centro per la prescrizione e somministrazione dell’esercizio fisico nel malato cronico dell’Ospedale di Gemona. All’evento hanno partecipato, tra gli altri, anche il sindaco di Gemona Roberto Revelant e il direttore generale dell’Azienda sanitaria universitaria Friuli Centrale Denis Caporale.
Riccardi ha evidenziato che “il tema della riabilitazione e del trattamento delle malattie croniche, in seguito all’aumento dell’età, è sempre più importante. A Gemona c’è poi una forte relazione tra l’Azienda sanitaria e l’Università che consente ai giovani studenti del corso di laurea in Scienze motorie di formarsi adeguatamente e di inserirsi in un contesto professionale di alto profilo”.
Elogiando il lavoro svolto dal dottor Lucio Moss (nella foto assieme all’assessore) e dal suo staff, oltre che da tutto il personale dell’ospedale gemonese, Riccardi ha rimarcato che “la realizzazione del percorso, portata avanti con caparbietà, è un ulteriore passo avanti nello sviluppo delle attività che garantiranno un futuro alla struttura gemonese, dove l’Azienda sanitaria universitaria Friuli Centrale realizzerà un centro votato alla riabilitazione cardiologica e neurologica”.
Il percorso, lungo circa 1.200 metri, si snoda all’interno di un’area verde ed è dotato di due piazzole, nelle quali sono state allestite delle vere e proprie palestre all’aperto. Le persone seguite dal Centro di prescrizione dell’attività fisica di Gemona, dopo una serie di visite accurate, possono accedere al tracciato ed eseguire in autonomia gli esercizi prescritti, mentre il loro stato di salute viene costantemente misurato tramite cardiofrequenzimetri che inviano i dati ai professionisti dell’ospedale di Gemona, i quali possono visualizzare tramite una specifica applicazione digitale di numerosi pazienti.
Attraverso questo progetto di telemedicina viene quindi sviluppata l’autonomia personale dei soggetti in cura ma mantenuta allo steso tempo l’attenzione sui risultati dell’esercizio fisico. Di conseguenza le terapie previste possono essere adattate per garantire benefici sia immediati sia a lungo termine.


Riceviamo e pubblichiamo dai Comitati a difesa dell’Ospedale di Gemona

Oggi a Gemona l’Assessore alla sanità e Vicepresidente del FVG Riccardi ha inaugurato il percorso della salute al di “fuori” il nosocomio; noi invece ci auguravamo che inaugurasse qualcosa “dentro” l’ospedale! Invece anche questa volta quello che chiediamo da anni non arriva!
Col Governo Fedriga ci aspettavamo che ci fosse un cambio di passo nella sanità rispetto al governo Serracchiani nella gestione dell’emergenza nel gemonese.
Purtroppo questo non è avvenuto, anzi. Sembra che la situazione sia ulteriormente peggiorata con la chiusura del punto di primo intervento che prima almeno garantiva quel minimo di sicurezza in loco.
Prima ci dicevano che dovevamo aspettare che ci fosse la nuova riforma sanitaria, poi il Covid, etc.  Ogni scusa andava bene per procrastinare il da farsi.
Spiace ormai sono passati 4 anni dalle ultime elezioni regionali. Il nostro sindaco Revelant è molto fiducioso nel progetto di riabilitazione cardiologica per Gemona però tutto questo progetto dopo anni è ancora in “fase di sviluppo”. Intanto siamo ancora qui a chiedere alla politica risposte che non arrivano! Noi cittadini denunciamo il nostro gravissimo disagio!
Rivogliamo il pronto soccorso a Gemona, chiuso dalla Serracchiani con dati falsi, al fine di poter garantire a chi in caso d’emergenza non dover aspettare ambulanze da altri ospedali con gravissimi rischi per eventuali ritardi in caso di infarto o ictus. Ricordiamo dei casi gia’ successi in passato che il centro destra adesso al governo sembra aver dimenticato. Ci avevano promesso maggiore coinvolgimento dei cittadini nelle scelte della politica.
Niente di tutto questo! Anzi in consiglio regionale l’Ass. Riccardi etichetta il nostro operare con il termine dispreggiativo “comitatismo” dove noi semplici “meccanici” chiediamo la riapertura del nostro pronto soccorso! Strano, non è lo stesso Riccardi che veniva ai nostri incontri?
Ci sentiamo per l’ennesima volta, come durante la Serracchiani, ignorati e presi in giro dalla politica regionale.
Abbiamo visto che almeno in altre parti la politica regionale ha soddisfatto le esigenze del territorio (vedi Latisana). Perché noi invece completamente ignorati? C’è un qualche progetto “politico” che i cittadini non devono sapere? E’ una domanda.
Adesso siamo già in campagna elettorale e sappiamo che ci saranno promesse fino il giorno prima delle elezioni. Se prima del 2023 non ci saranno risultati concreti che durino nel tempo, ai nostri politici locali e regionali chiediamo solo una cosa: non chiedeteci il voto per qualcosa che non siete in grado di mantenere.

GRUPPO CICOGNA: Alessandro Venturini, Bruna Picco, Alessandro Cecchini, Antonietta Vidoni, Aldo Forgiarini.
COMITATO SAN MICHELE: Claudio Polano.