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Un libro racconta la costruzione della diga e la creazione del lago di Verzegnis

Venerdì 24 maggio alle 17.30 nella sala consiliare del Municipio a Chiaulis di Verzegnis verrà presentato il volume che raccoglie gli atti del convegno “Costruirono la diga e il fondovalle divenne un lago” tenutosi nel dicembre 2017 nell’ambito di un progetto di valorizzazione della storia ambientale e industriale del territorio di Verzegnis. Tra la fine del 2017 e l’estate del 2018, infatti, l’amministrazione comunale ha voluto celebrare i sessant’anni dalla costruzione della diga con la conseguente creazione del lago artificiale nel bacino dell’Ambiesta, attraverso alcune iniziative che ora sono raccolte in questo volume.

Il primo importante evento è stato appunto il convegno che ha rappresenta una unicità in questa zona e il rilievo degli interventi hanno ulteriormente avvalorato l’idea  dell’Amministrazione di provvedere alla pubblicazione degli Atti raccolti nel volume.
Non meno importante è stato poi il coinvolgimento degli alunni delle scuole dell’infanzia e della primaria del comune che, attraverso un percorso didattico, hanno realizzato una serie di disegni sulla diga e sul lago. Tutti i lavori realizzati dai bambini delle due scuole sono stati esposti nella mostra fotografica e documentale sulla diga e sul lago svoltasi nell’estate del 2018 e sono riprodotti anch’essi nella pubblicazione. Inoltre, per queste celebrazioni è stato appositamente realizzato un video con immagini storiche e inedite della diga e del lago che sarà allegato al volume, impreziosendone ed esaltandone la pubblicazione anche grazie alle singolari riprese fatte con l’ausilio di un drone.

Questa pubblicazione è stata realizzata con l’intenzione di far conoscere e valorizzare un importante momento della storia locale attraverso cui mostrare come l’opera ingegnosa dell’uomo possa concretizzarsi in risultati preziosi, mossi dall’incessante ricerca di nuove fonti di energia che, nel caso del Lago di Verzegnis, permettono la produzione di circa 450 milioni di kWh annui di energia elettrica e che, per la sua realizzazione, hanno impegnato una forza lavoro che si aggira sulle 200 unità nei periodi di massima attività. Questo progetto vuole  potenziare non solo il territorio ma anche le sue risorse morfologiche, idrologiche e idrografiche, come anche il patrimonio storico-industriale e la diffusione della sua conoscenza, innanzitutto alle future generazioni e quindi alle scuole partendo dalla riscoperta della propria storia e realtà locale.