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A Tolmezzo l’inconfondibile sound degli Almamegretta

In occasione della Sagra del Borgat, domenica 17 luglio gli Almamegretta saranno a Tolmezzo a Prà Castello alle ore 21.15 con il loro inconfondibile sound per presentare  il nuovo album EnnEnne: il titolo è preso in prestito dall’acronimo di “Nescio Nomen”, una delle frasi coniate per registrare all’anagrafe chi nasce da genitori ignoti. Il lavoro della band napoletana capitanata da Raiz sfugge da sempre a qualsiasi tentativo di catalogazione. Caratteristica costante è quella di mettere in relazione diversi elementi musicali e culturali. Dunque, definire questo nuovo progetto musicale attraverso l’espressione EnnEnne è il modo migliore per raccontare il concerto di questa celeberrima band, non catalogabile quanto al genere e di cui è difficile ricostruire le origini e le fonti di ispirazione. Se di un filo rosso vogliamo e possiamo parlare, questo è certamente rintracciabile nel dub di provenienza inglese: anche qui, non come genere reggae, quanto come metodo di scrittura.

Sul palco, a fianco a Raiz, ci saranno: Gennaro Tesone alla batteria, Paolo Polcari tastiere e sampler, Mario Formix Formisano basso elettrico, Fefo Forconi chitarra, Salvatore Zannella percussione e Albino D’Amato live dubbing.

Gli Almamegretta (latino volgare per anima migrante) nascono alla fine degli anni ‘80 come band dedita ad una propria rivisitazione del beat e del rhythm‘n‘blues, per poi evolvere velocemente, con l’arrivo di Raiz, verso una personalissima cifra stilistica fatta di dub, reggae, funk elettronica e pop, messa a bagno nel calderone infinito della musica popolare del sud italia e napoletana più in particolare, costrutto meraviglioso che li impone, sin dal primo extended play di 4 brani “Figli di Annibale” (del 1992) come uno dei nomi di punta nel rinnovamento della musica italiana avvenuto negli anni 90.

L’album Animamigrante, che segna l’incontro con D.RaD, raccoglie le nuove composizioni e le tracce dell’EP, è il disco che convince definitivamente anche i più scettici della validità dell’ensemble (vince la Targa Tenco come miglior album d’ esordio). Ma è nel 1995 che gli Alma pubblicano il loro primo capolavoro, Sanacore, (altra Targa Tenco, stavolta come migliore album in dialetto), che riceve consensi unanimi in patria e fuori. L’album, registrato a Procida e mixato a Londra da Adrian Sherwood, boss dell’etichetta inglese On-U Sound, viene apprezzato ovunque in patria ma soprattutto in Inghilterra, dove i membri di band coeve, di larga popolarità (Massive Attack, Asian Dub Foundation, Zion Train, Leftfield), sorelle non solo per questioni di scelte stilistiche ma anche per vedute antropologiche e culturali, intessono con i membri degli Alma relazioni personali di grande stima reciproca e di collaborazione. Il video del singolo Nun Te Scurda’ tratto dall’album è girato da Pappi Corsicato. I Massive Attack chiedono agli Alma uno dei remix della loro celebre Karmacoma, che, oltre ad essere inserita in un prezioso singolo di remix in cui la versione Napoli Trip spicca per l’intensità del cantato di Raiz e per gli intrecci stilistici utilizzati, verrà poi inclusa dal terzetto inglese nell’antologia Singles.

Dopo l’album Indubb, dove le migliori canzoni della band vengono rivisitate nel linguaggio agli Alma più consono, il dub di giamaicana origine, la band approda in Bmg dove dà alle stampe Lingo, che diviene disco di platino nel 1998 e sdogana definitivamente la band anche sui media più tradizionalmente conformisti come le radio e la televisione. Black Athena, il primo singolo, va in piena rotazione sulle tv videomusicali, impone anche nella comunicazione visiva la fisicità ed il viso di Raiz, propone interrogativi e provocazioni intellettuali di cui si discute, che non passano inosservati e che guadagnano al gruppo uno status inossidabile di band che mira anche alle menti di chi vuole ascoltare e non solo alle gambe. Gli Alma sono presenti ovunque con concerti frequentatissimi, dove la band mostra la propria potenza live, cosa che fa accrescere l’apprezzamento anche presso gli artisti pop che vanno per la maggiore in Italia. Pino Daniele chiederà collaborazione per l’album Dimmi cosa succede sulla Terra, restituendo contributi sull’album, assieme a Pasquale Minieri, Eraldo Bernocchi, Bill Laswell ed altri.

Anche Gramigna, altro potente singolo funk, contribuisce a portare agli Alma pubblico ai concerti, consensi unanimi e ulteriore vendite di un disco che supererà dunque le fatidiche centomila copie.

A bissare questo successo, appena l’anno dopo e prodotto dagli Alma stessi, ecco 4/4 che, come suggerisce il titolo, espande le intuizioni di Lingo e le estremizza indirizzandosi verso

le piste da ballo, quelle più evolute, che mischiano e sanno mischiare musica da ballo ed impegno, intrattenimento ludico e forte coscienza critica sociale, un po’ come avviene anche in Inghilterra nello stesso periodo. 4/4 è un disco eccellente, che non propone singoli potenti ma diluisce l’impasto per tutto il disco, del quale fanno parte anche le canzoni più accessibili e giocose del gruppo come Sempre, che uscirà anche su singolo ed Ore Minuti Secondi. Tra gli ospiti l’incredibile cantante tuvaense Sainkho Namtchylak.

Il 2001 è l’anno di Imaginaria, con cui il gruppo si aggiudica per la seconda volta la Targa Tenco per il miglior disco in dialetto (e la terza Targa in assoluto) e la cui copertina vince l'”Italian Grammy Awards” per il miglior progetto grafico. E’ un’altra opera che racchiude pietre preziose di grande luminosità come la titletrack, cavalcata elettrica affascinante, “Fa Ammore Cu ‘Mme”, e che contiene anche “Mergellina 70”, uno sguardo attuale ma zeppo di rimandi stilistici ad una sorta di immaginario telefilm di inseguimenti e malavita ambientato nel golfo di Napoli. A capodanno suonano a Piazza del Plebiscito di fronte ad oltre 70.000 persone. E la città capoluogo del sud è anche lo sfondo di Venite! Venite!  l’album dal vivo del 2002 che segna il divorzio dalla Bmg.

Mentre Raiz affronta il primo dei suoi tre album solisti che lo vedranno protagonista tra il 2003 ed il 2009 (Wop, Uno e YA!) la band incide Sciuoglie ‘e cane (2003) e si trova a doversi confrontare con la tragica perdita di uno dei suoi straordinari elementi, D.RaD, al secolo Stefano Facchielli, unico membro romano della band, che muore nella notte del 1° novembre 2004, in seguito ad un incidente stradale. La bontà del lavoro di dubbista ed inventore di suoni di Facchielli è testimoniata dalla chiamata in tour da parte di Ligabue proprio per i concerti di quella estate. A seguito di questo accadimento la band pubblica un “instant cd” intitolato Sciuoglie ‘e cane live 2004, con le ultime testimonianze dell’opera di D.RaD dal vivo.

Nonostante questo il gruppo si ricompatta e nel 2006, con collaboratori di vecchia data quali Mario “4mx” Formisano al basso e Fefo Forconi alla chitarra, fa uscire un disco quasi completamente strumentale, il secondo della sua storia, intitolato programmaticamente Dubfellas e si prepara per l’uscita di Vulgus, che vede il ritorno alla voce di Raiz (in un brano) e i contributi di Neil Perch dei britannici Zion Train, di Julie Higgins (Princess Julianna), Horace Andy (Massive Attack), Lucariello e di altri ospiti. E’ il 2009  e di lì a poco partecipano, con Raiz, all’eccezionale docu-film Passione di John Turturro. Il progetto Passione, trasformatosi poi in uno spettacolo live, prosegue tuttora e mette in scena la crema della musica napoletana degli ultimi 50 anni, con tre generazioni a confronto.

Nel 2010  esce Dubfellas Vol.2, un album che mette in primo piano l’approccio sperimentale e di ricerca tipico del dub, che si avvale della collaborazione di Neil Perch (Zion Train) e dell’apporto vocale di Marcello Coleman, di Julie Higgins aka Princess Julianna e di Raiz.

Nel 2011 la band riprende la strada per un pugno di concerti che mirano a festeggiare i venti anni trascorsi assieme sui palchi e che, naturalmente, provocano talmente grande interesse e richieste da costringere gli Alma ad allungare il numero di date e a prolungare il tour (in Italia e all’estero) fino alla fine del 2012. Durante questo periodo hanno ricominciato a progettare musica assieme e a comporre nuovi brani (l’uscita dell’album, il primo insieme dopo 10 anni, è prevista per maggio 2013). Intanto a dicembre 2012 è arrivato l’invito di far parte del cast del Festival di Sanremo 2013 firmato da Fabio Fazio, mentre il 28 maggio esce l’album Controra, con la produzione artistica di Gigi De Rienzo e la collaborazione di Enzo Gragnaniello e James Senese.

Nel 2014 la band suona con lo spettacolo “Almamegretta in The Sanacore Dub Live Session” nei maggiori festival italiani  arricchendo la line up si arricchita di un percussionista.

A giugno 2015, per Elastica Records ,  esce una nuova release, pensata in particolar modo per le dance hall, dal titolo “Not In My Name”. All’interno l’omonimo singolo e una serie di remix curati proprio dalla scuderia di Elastica (Numa crew, Antiplastic, Deleted Soul, Paolo Baldini e deDUBbros) che accompagnano la versione originale con versioni dubstep, dub e suoni di altri mondi.