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Tolmezzo, il Consiglio approva con 11 sì il documento sulla sanità in Carnia

Durante l’ultima seduta del Consiglio comunale di Tolmezzo del 10 dicembre, è stato approvato l’ordine del giorno proposto dal gruppo consiliare “Tolmezzo Futura con la Carnia” sulla tutela e il monitoraggio della sanità territoriale carnica. L’odg ha visto il sostegno degli otto consiglieri firmatari (Simona Scarsini, Marco Craighero, Michele Mizzaro, Alessandro Benzoni, Chiara Anzolini, Gabriele Moser, Anna Del Fabbro, Alice Marchi) con l’aggiunta dei voti favorevoli di tre consiglieri d’opposizione (Marioantonio Zamolo, Elisa Faccin e Valentino Del Fabbro), mentre il sindaco Francesco Brollo, il gruppo “C’entro” e i restanti consiglieri si sono astenuti sulla proposta. 

Attraverso il documento viene espressa “la preoccupazione e la necessità di mantenere alta l’attenzione verso la situazione della sanità in montagna e nello specifico in riferimento all’ospedale di Tolmezzo, presidio indispensabile posto a servizio di tutto il territorio carnico”. Il testo deliberato prevede poi la richiesta al presidente della Regione Fedriga e all’assessore alla salute e vicepresidente Riccardi “di informare le amministrazioni locali, i medici di Medicina Generale e la cittadinanza sull’evoluzione dell’offerta ospedaliera nel comprensorio montano, sulla situazione dell’emergenza Covid, sulla situazione delle case di riposo presenti sul territorio e sul piano vaccinazioni Covid-19; di convocare una conferenza permanente dei servizi e di tutti i soggetti portatori d’interesse, […] a tutela della funzionalità dell’Ospedale e di tutti i presidi di salute del territorio montano, compreso la RSA; di destinare una parte delle risorse straordinarie stanziate dallo Stato per rafforzare l’Ospedale di Tolmezzo e la medicina territoriale […]; di rinforzare l’organico dei medici, in particolare modo al Pronto Soccorso e nel reparto di medicina, presso l’Ospedale di Tolmezzo; di avviare con urgenza le procedure per l’assunzione di figure professionali nei reparti che denotano carenza […] prevedendo opportuni incentivi retributivi per il servizio in montagna; di programmare la ripresa dell’attività di chirurgia ortopedica, generale, urologica e ginecologica, d’urgenza e programmata; di rafforzare le funzioni delle cure intensive, semintensive […]; di utilizzare tutti gli strumenti giuridici e le risorse per rafforzare la medicina territoriale, […]; di potenziare la struttura dedicata alle cure palliative; di rafforzare le risorse umane e tecnologiche del Dipartimento di Prevenzione […]; di investire su strutture che favoriscano l’integrazione dei medici di medicina generale e la collaborazione con il personale di assistenza che opera sul territorio; di mantenere la piena operatività del Centro di Salute Mentale […]; di mantenere i posti letto di pediatria; di verificare a che punto sono i lavori di ristrutturazione e ampliamento del nosocomio cittadino, in particolare per la parte già appaltata”.

“Abbiamo ritenuto che fosse importante portare il tema della sanità locale all’attenzione del Consiglio Comunale, tanto più ora che è in discussione il nuovo Atto aziendale – commenta l’assessore Craighero, secondo firmatario del testo -. Come evidenziamo anche nelle premesse dell’ordine del giorno, tra i doveri principali di un amministratore locale c’è quello di presidiare servizi fondamentali per la cittadinanza e in primis quello della sanità pubblica, ancor più in tempi di pandemia. È nostro dovere monitorare e chiedere le garanzie necessarie per evitare rischi di impoverimento della sanità sia ospedaliera sia territoriale. Grazie ai consiglieri che hanno avuto la sensibilità di appoggiare il nostro testo superando gli steccati ideologici a favore del bene comune”.

Il consigliere di minoranza Zamolo sottolinea: “Questi problemi non sono di sinistra o di destra, sono esigenze primarie per la comunità. Non ci sono scuse o tatticismi, sono temi che richiedono responsabilità amministrativa e responsabilità rappresentativa delle istanze del territorio, per questo ho ritenuto corretto e doveroso appoggiare questo ordine del giorno, come era doveroso sostenere quanto proposto dal nostro gruppo in merito alla riapertura dell’Rsa”.