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Il Tolmezzo cade in casa, pari a Tricesimo per la Gemonese

La nona giornata del campionato di Eccellenza ha visto la Gemonese pareggiare in casa del Tricesimo 1-1, con i giallorossi che si sono fatti recuperare la rete dell’iniziale vantaggio siglata da Nardi. Pari comunque al tirar delle somme giuste.

LA VOCE DELL’ALLENATORE PITTILINO


Ancora una sconfitta invece per il Tolmezzo, battuto 2-0 a domicilio dal Lumignacco (nella foto il saluto iniziale).

LA VOCE DELL’ALLENATORE MASCIA


Il servizio di Massimo Di Centa dal sito del Tolmezzo.

GOL: st 2’ Piscopo, 18’ Pratolino.

TOLMEZZO: Cristofoli, Gabriele Faleschini, Scarsini, Micelli (38’ st Falcon), Marsilio, Muffato, Davide Fabris (25’st Cadò), Paolucci, De Crescenzo, Gregorutti, Nait (25’ st Stefano Fabris). A disposizione: Pelli, Capellari, Cisotti e Daniel Faleschini. All. G. Mascia.

LUMIGNACCO: Clemente, Missio, Tomadini, Garzitto, Pratolino, Piscopo, Mini (25’st Puntar), Motta (1’st Catania), Godeas, Tano, Martincigh. A disposizione: Mstafi, Cargnello Zuliani, Madi, Lenardi. All. G. Zoratti.

ARBITRO: Santarossa di Pordenone (Collaboratori: Melchiorre di Gorizia e Marino Basso Friuli).

NOTE: ammonito Marsilio.

TOLMEZZO. Niente da fare, non arriva la seconda vittoria stagionale ed ora la situazione di classifica comincia a farsi preoccupante. La partita col Lumignacco è il classico fil già visto, con una squadra che gioca praticamente alla pari con una delle grandi del campionato ma alla fine esce sconfitta. La sfortuna ci mette del suo, d’accordo, perché davvero non ce ne gira bene una, ma c’è anche un dato abbastanza inquietante sul quale riflettere: quello che si riferisce alla casellina dei gol segnati. Che dice appena 2 (in 9 partite!), l’autorete che ci diede la vittoria a Manzano ed il rigore del pari interno con il Legnano. La fase difensiva continua a dare ampie garanzie, ma è chiaro che se andiamo sotto recuperare diventa come scalare lo Zoncolan col triciclo. Si è giocato sul sintetico, per una decisione presa dalle due società e con l’avvallo del presidente federale Toffoletto, interpellato telefonicamente un’ora prima del fischio di inizio di Santarossa (sostituto del designato Cristin, idisponibile all’ultimo momento), che aveva dichiarato inagibile il campo”A”. Pronti via ed il Lumignacco mette subito pressione, costringendoci sulla difensiva. La cosa, in realtà si rivelerà un fuoco di paglia, perché riusciamo quasi subito a sistemarci meglio, allargarci e ad affrontare senza grandi patemi la formazione udinese. Anzi, col passare del tempo riusciamo anche ad organizzare qualche buona ripartenza, vanificata da qualche sbandieramento di fuorigioco che dalla tribuna appare quanto meno strampalato. In altre occasioni, invece, ci manca la qualità nell’ultimo passaggio e la capacità di chiudere almeno un paio di uno due per troppa precipitazione. Rischiamo pochino ed altrettanto pochino però facciamo rischiare. Le condizione atmosferiche (pioggia battente e raffiche di vento nei primi 45’) e le dimensioni del campo “B” consentono poco fraseggio, per cui le occasioni migliori scaturiscono da mischie all’interno delle aree di rigore: come quando Mini è rimpallato a pochi metri da Cristofoli e ancora di più quando Micelli tira a botta sicura da appena dentro l’area in posizione centrale e la palla colpisce Gregorutti dietro la testa praticamente davanti alla porta. Altre situazioni non si concretizzano per mancanza di precisione e per le buone prove dei rispettivi pacchetti arretrati. C’è la sensazione insomma che solo un episodio possa sbloccare il nulla di fatto. E l’episodio che cambia il match si materializza dopo un paio di minuti nella ripresa e naturalmente capita agli avversari: nel ribollire di una mischia al centro della nostra area, Muffato, pressato da un paio di avversari cerca di liberare alla meglio, come la circostanza richiede: il rinvio del “Muf” però colpisce il fondoschiena di Davide Fabris e diventa un assist al bacio per l’avanzato centrale difensivo Piscopo che fredda Cristofoli da pochi metri. Un colpo di … culo (passatemi il termine), solo che il culo è di uno dei nostri ma non a favore dei nostri. Il gol subito in quel modo è un boccone davvero amaro da buttare giù e si ha la sensazione che i nostri ragazzi accusino il colpo e che diventerà difficile raddrizzare la situazione. Il Lumignacco si mette a protezione degli spazi, scatenando in avanti Tano. Questo è un ragazzone ghanese, classe ‘90 (12 presenze e 8 reti nella nazionale under 20 del paese africano) cresciuto nelle giovanili dell’Udinese prima del suo passaggio al Granada per farsi le ossa nella squadra B militante nella Terza divisione del calcio spagnolo. In realtà il giocatore africano non si è mai reso pericoloso ma tutto lo snodo offensivo della squadra di Zoratto è passato dai suoi piedi, dalla sua rapidità e da una fisicità devastante. Bravi i nostri a tenerlo lontano dall’area. Non c’è stata una grande reazione dei nostri che anzi poco dopo il quarto d’ora hanno subito il secondo gol: Godeas recupera un pallone che sembrava quasi essergli sfuggito e dalla linea di fondo di piatto destro lo mette sul secondo palo, dove Pratolino solo soletto lo incorna in rete per il 2 a 0. Effettivamente era troppo solo soletto Pratolino con pochi dei nostri uomini a presidiare l’area. Sul raddoppio ospite è praticamente finito il match e nemmeno i cambi operati da Mascia hanno prodotto scosse particolari. Ora si va verso una settimana difficile e con due impegni di notevole difficoltà: prima il Kras (squadra quadrata e scorbutica) in casa e poi la trasferta contro il Cjarlins.