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Tarvisio, sul treno per Vienna si scatenano contro gli agenti Polfer, arrestati

Caos su un treno notturno diretto in Austria. È successo domenica 5 marzo, alle 03.45, sull’Euronotte in arrivo da Roma, durante l’attività mirata al contrasto dell’immigrazione clandestina effettuata congiuntamente alla polizia austriaca, gli operatori della Polfer di Tarvisio hanno chiesto i documenti a due viaggiatori.

I due uomini, di 34 e 26 anni, entrambi cittadini della Repubblica del Gambia, stavano cercando di raggiungere l’Austria. Il primo, pur in possesso di passaporto, non disponeva di alcun titolo idoneo alla circolazione in territorio Schengen ed era munito di un ordine del Questore di Siena, di due giorni prima, che gli imponeva di lasciare il territorio nazionale.

Invitato a scendere dal treno per gli adempimenti di rito, il 34enne, ha iniziato ad opporre resistenza agli agenti, in questo aiutato dal suo giovane compagno di viaggio il quale, seppur in regola, per dar man forte al connazionale, si è alzato in piedi inveendo contro gli operatori Polfer, per poi sferrare un calcio a uno degli agenti, provocandogli un trauma contusivo.

I poliziotti sono stati costretti a far uscire dallo scompartimento gli altri passeggeri per preservare la loro incolumità ed affrontare soprattutto la violenza del gambiano irregolare il quale, brandendo una penna come fosse un coltello, ha provocato agli agenti diverse lesioni sempre sostenuto, anche fisicamente, dall’amico.

Vista la resistenza della coppia, gli agenti Polfer hanno fatto intervenire in ausilio una pattuglia della Polizia di Frontiera e, fallito ogni tentativo di mediazione volta a fare scendere i due dal convoglio e considerato l’aumento della violenza che ha portato il 36 enne a scardinare, con una testata, la porta dello scompartimento e a procurare, assieme al connazionale, contusioni e abrasioni ai colleghi, è stato richiesto anche l’intervento di una pattuglia dei carabinieri del Nucleo operativo e radiomobile di Tarvisio poiché muniti di taser da utilizzare quale strumento deterrente.

Dopo un ulteriore e inutile tentativo di colloquio, poliziotti e carabinieri sono entrati in azione immobilizzando i due uomini e costringendoli finalmente a scendere dal convoglio per raggiungere gli uffici della polizia ferroviaria di Tarvisio.

Al termine delle operazioni di rito gli stranieri sono stati condotti in idonee celle di sicurezza della Questura di Udine e denunciati: il più giovane per violenza, minaccia e lesioni a pubblico ufficiale, il suo connazionale per violenza, minaccia e lesioni a pubblico ufficiale, oltre che per interruzione di pubblico servizio e danneggiamenti.

Processati per direttissima nella mattinata di lunedì 6 marzo, il tribunale di Udine ha confermato l’arresto rinviando il processo a giugno.