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SviluppoImpresa, novità e punti-chiave della legge approvata in Consiglio Regionale

Commercio e turismo. Ma anche accesso al credito, sviluppo sostenibile, nuovi strumenti finanziari. Il disegno di legge SviluppoImpresa – approvato all’unanimità dal Consiglio regionale sotto la presidenza di Piero Mauro Zanin – si propone di dare una spinta all’economia del post pandemia intervenendo in modo congiunto su settori molto diversi.

Al termine di tre intense giornate di dibattito in Aula, la già cospicua dotazione finanziaria di partenza – pari a 51,3 milioni di euro – si è ulteriormente irrobustita, arrivando a 52 milioni e 200mila euro. Nello specifico, sono state aggiunte le poste di finanziamento per le aziende ad alto contenuto di conoscenza (in sigla Kibs, 300mila euro), la riqualificazione dei centri storici (250mila), i Consorzi turistici (300mila) e il masterplan per la riconversione delle aree dismesse (40mila). Ecco le principali novità emerse nei punti-chiave del provvedimento, al termine della maratona dialettica.

DISTRETTI COMMERCIALI – L’istituzione dei Distretti è una delle maggiori novità della legge. Accesa la discussione sui limiti legati al numero degli abitanti: il Pd ha apertamente contestato l’applicazione di questo tipo di tetto, che però è stato ribadito dalla Maggioranza, con un unico correttivo, l’abbassamento (da 5000 a 3000 abitanti) del limite minimo per la costituzione dei Distretti in zone di svantaggio economico. Anche la riqualificazione di aree destinate a sagre, fiere e mercati rientrerà, su proposta della Lega, nell’ambito dei progetti da incentivare.

PICCOLI NEGOZI – La Regione finanzierà I piccoli esercizi commerciali che offrono servizi di prossimità: l’Aula ha inserito tra i beneficiari anche i negozi delle frazioni che ricadono all’interno di Comuni dai 5mila ai 15mila abitanti. Per ottenere i benefici non sarà inoltre più necessario vendere in modo “esclusivo”, ma solo “prevalente”, i prodotti locali e regionali.

CENTRI STORICI – Su iniziativa del capogruppo leghista Mauro Bordin, sono stati previsti contributi rilevanti (tra i 60 e i 150mila euro) per nuove attività commerciali collocate nei centri storici o nelle aree urbani dei piccoli Comuni.

DIGITALE – La Giunta ha meglio definito, con un emendamento, il sostegno alle imprese che puntano sulla trasformazione digitale, associando ai cluster le associazioni di categoria. E’ stato approvato anche un contributo a Friuli Innovazione per uno specifico progetto, e chiarito l’arco temporale dei finanziamenti alle aziende ad alto contenuto di conoscenza (in sigla Kibs).

BONUS TURISTA – Il voucher riservato alle famiglie che sceglieranno di pernottare per almeno 3 notti in regione – una delle novità della norma che più ha fatto parlare – non sarà limitato alle strutture della montagna: si potrà infatti usufruire del contributo per soggiornare in tutte le zone socio-economicamente svantaggiate, nei capoluoghi di provincia e nei siti Unesco.

AFFITTI TURISTICI – La Regione mette a disposizione un finanziamento per i privati che vogliano riqualificare i loro alloggi turistici, con il limite – deciso dall’Aula – di 4 unità immobiliari al massimo.

CREDITO E FRIULIA – Viene semplificata la struttura dei fondi di rotazione, con l’accorpamento in un unico soggetto. Si allarga il ruolo di Friulia, che potrà agire anche nel campo dei progetti turistico-ricettivi purché questi abbiano almeno il valore finanziario di 1,2 milioni. La spa regionale viene inoltre ricapitalizzata con 1 milione. Tra i nuovi strumenti, il M5S è riuscito a far inserire nella norma la volontà di promuovere i circuiti di moneta complementare.

CONSORZI – Su iniziativa del relatore Pd, Sergio Bolzonello, è stata prevista l’intesa tra Comuni interessati e Consorzi per la manutenzione e gestione di opere di urbanizzazione primaria e infrastrutture.

SOSTENIBILITA’ – La Regione premierà i progetti di sviluppo sostenibile e incentiverà la filiera locale del legno.