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Svelati partecipanti e giuria del corso-concorso “Premio Candoni”

Adriana Bardi con “Il ben di un pari”, Samuele Cattarossi con “Tonâts”, Amabile Dassi con “Il vistît di gno pari”, Fausto Del Pin con “Un pêl un pan”, Stefano Gasti con “Tal cûr dal cunfin”, Patrick Platolino con “Linie doi”, Michele Polo con “If – Italo e Flora”, Francesco Sabucco con “Il cîl, isal celest sore dai nui?”, Giacomo Vit con “Il soreli a righis”. Saranno loro, e i rispettivi lavori, a contendersi il 22 dicembre alle 17 al Teatro Nuovo Giovanni da Udine il premio per la migliore drammaturgia in lingua friulana.

Non poteva che partire dai protagonisti e dalle loro opere la presentazione della prima edizione del “Corso-concorso Premio Candoni, opere teatrali in lingua friulana”, i cui dettagli sono stati illustrati oggi, 16 dicembre, nella sala stampa del “Nuovo”.

Concluso i ciclo d’incontri nel quale i partecipanti hanno sviluppato e direzionato la propria idea di testo teatrale in lingua friulana, prima di consegnarlo, completato, alla giuria, entra dunque nella sua fase finale il progetto organizzato dall’associazione culturale “Luigi Candoni” con il sostegno dell’Arlef, Agjenzie Regjonâl pe Lenghe Furlane, e dell’assessorato alla Cultura del Comune di Udine e in collaborazione con MateâriuM Laboratorio di nuove drammaturgie e la Fondazione Teatro Nuovo Giovanni da Udine.

«Con questa iniziativa – ha spiegato Giuliano Bonanni, direttore artistico dell’associazione organizzatrice, nonché presidente della giuria che valuterà i lavori proposti –, abbiamo voluto proseguire l’attività di promozione della drammaturgia contemporanea condotta da Luigi Candoni dagli anni ’50 agli anni ’70 del Novecento e continuata con il premio a lui intitolato. Un  premio – ha proseguito – che ora abbiamo voluto riproporre nella veste non solo di concorso, ma indirizzandolo anche alla drammaturgia in lingua friulana».

Scopo del premio, infatti, è promuovere e diffondere la lingua friulana nel settore della formazione drammaturgica, sviluppare attività drammaturgico teatrali basate su un’ampia progettualità finalizzata alla promozione del friulano come lingua del teatro, ma, soprattutto, proporre dei nuovi testi in marilenghe per la produzione di nuovi spettacoli teatrali professionali.

«Si tratta di una iniziativa – ha spiegato l’assessore comunale alla Cultura, Fabrizio Cigolot – che punta alla valorizzazione della nostra lingua a cui questa amministrazione ha da sempre dedicato particolare attenzione. Un impegno, quello della promozione della marilenghe – ha proseguito – che si è anche concretizzato con la recente creazione di un teatro stabile friulano. Non dimentichiamo, infine, che con questo Premio, viene reso omaggio a quello che è stato uno dei massimi animatori culturali, drammaturghi e scrittori che il Friuli abbia mai avuto».

Nove in tutto, come da regolamento, i partecipanti che al termine del percorso di “tutoring” hanno consegnato il proprio progetto teatrale originale. Un numero rilevante che ha coinvolto persone di tutte le età, da giovani ventenni fino a meno giovani settantenni.

«Il Premio – ha commentato il presidente dell’Arlef, Eros Cisilino – è di grande valore, ma lo è altrettanto il gruppo di lavoro che ha dato vita a delle opere sorprendenti. Il livello di tutti i lavori in gara, anche dal punto di vista qualitativo, ha sorpreso tutti per l’alta qualità delle proposte. Si tratta di un buon inizio per tutte le attività che riguardano la valorizzazione del teatro e della lingua friulana. In questo senso – ha continuato – l’Arlef ha contribuito concretamente alla creazione del Teatro Stabile in lingua friulana, con una fase di avvio molto partecipata. Nel frattempo, il premio ha senza dubbio qualificato tutto il mondo teatrale, un esempio che non solo va seguito, ma sostenuto. Un ringraziamento – ha concluso – va a chi, sul piano operativo, ha seguito tutto il percorso, facendo un buon lavoro. Un maestro d’orchestra che ha funzionato molto bene».

Prestigiosa la giuria composta da professionisti sia del mondo culturale e teatrale, ma anche da esperti di marilenghe, che ha completato la valutazione delle opere in base alla loro valenza socio-culturale del materiale drammaturgico presentato, all’utilizzo della lingua friulana e alla fattibilità della messa in scena dell’opera stessa. Al presidente Giuliano Bonanni, attore e regista professionista nonché pedagogo teatrale, si sono affiancati Rachele Di Luca, scrittrice di romanzi, poesie e testi teatrali, oltre a regista e direttrice artistica della compagnia friulana Teatro Zero Meno, Giovanni Nistri, attore in diverse storiche compagnie teatrali friulane e, oggi, presidente della Fondazione Teatro Nuovo Giovanni da Udine, e Federico Rossi, giornalista, animatore culturale, co-fondatore di Onde Furlane, animatore del progetto culturale Colonos e, dal 2014, presidente Mittelfest.

«La partecipazione della Fondazione Teatro Nuovo Giovanni da Udine a questa importante iniziativa nasce con l’obiettivo di rendere ancora più solida la nostra collaborazione con il Teatro Stabile Friulano ed è il frutto di un lavoro condiviso fra tutti i membri dell’Associazione – ha spiegato il presidente Giovanni Nistri – . Sostenere la nascita di una nuova drammaturgia in lingua friulana è infatti fondamentale per dare linfa vitale a una forma d’arte che sia espressione della nostra tradizione e al tempo stesso sia proiettata verso il futuro».

Come ricordato ora la parola passa alla giuria, che ha già individuato, nel più stretto riserbo, i tre vincitori. I risultati saranno resi noti il 22 dicembre  alle 17 nel corso di una serata in cui, oltre alla proclamazione sul palco del Giovanni da Udine, verrà proposta la lettura scenica del testo primo classificato. All’autore di quest’ultimo, oltre alla presentazione del proprio originale lavoro al pubblico, andrà un premio in denaro di 1.500 euro, mentre al secondo e terzo testo premiato, andranno rispettivamente 300 e 200 euro.