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Sulla Cassa integrazione in deroga l’ok dell’Inps al 98,2% delle pratiche Fvg

L’Inps ha autorizzato il pagamento del 98,2% delle pratiche di cassa integrazione in deroga istruite, decretate e trasmesse dalla Regione, il cui numero ormai accarezza la soglia delle 9mila e 400 unità.

È quanto emerso nel corso di una videoconferenza tenutasi questa mattina, alla presenza dell’assessore regionale Alessia Rosolen, del direttore dell’Inps del Friuli Venezia Giulia Paolo Sardi, dei dirigenti regionali e delle sigle sindacali.

“Si tratta di una conferma decisamente autorevole – ha detto Rosolen – di quanto il metodo utilizzato dalla Regione per la lavorazione delle pratiche della cassa integrazione in deroga sia stato corretto e lungimirante. La verifica preventiva garantita dagli uffici regionali in fase di istruttoria ha alleggerito il lavoro dell’Inps e ha permesso di raggiungere il livello di efficienza molto prossimo all’eccellenza, reso possibile anche grazie alla costante e fruttuosa collaborazione con gli uffici dell’Inps regionale. Sarebbe il caso che chi ha polemizzato nelle scorse settimane riconoscesse che la Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia si è mossa con impegno e costrutto”.

Ancora Rosolen: “Per chiarire il quadro, è bene ricordare tutti i passaggi previsti dalla normativa statale per le prime nove settimane di cassa integrazione in deroga: il datore di lavoro, spesso tramite un consulente del lavoro, presenta la domanda alla Regione che la istruisce e la decreta trasmettendo in via telematica il provvedimento all’Inps, che emette per ciascun provvedimento regionale una propria autorizzazione; tale autorizzazione è necessaria perché il datore di lavoro possa presentare ad Inps i modelli SR41, con cui vengono rendicontate le ore di cassa effettivamente utilizzate per ciascun lavoratore e sulla cui base l’Inps eroga l’indennità agli aventi diritto”. “La Regione, in questa vicenda, ha espletato le proprie funzioni in tempi e con modalità che la posizionano nelle primissime posizioni a livello nazionale. Alleggerendo fino quasi ad omettere i controlli preventivi che abbiamo scelto di fare – ha concluso l’assessore regionale al Lavoro -, saremmo stati più veloci ma meno efficaci. La speranza è che, alla luce della situazione reale, tutti i soggetti in campo si comportino con maturità e senso di responsabilità”.