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Stop dalla Regione alla pratica dell’Eliski, grande soddisfazione a Paularo

Sul Bollettino Ufficiale della Regione FVG del 23.2.22 è stato pubblicato il DGR 28 del 13.1.22 che definisce una nuova misura di conservazione per il sito NATURA 2000 compreso tra la Creta di Aip e Sella di Lanza che prevede in modo chiaro e definitivo “il divieto di pratica dell’eliski e di imbarco/sbarco/decollo/atterraggi di aeromobili a motore ed altre pratiche sportive e ludico ricreative”.

È stato posto fine in modo definitivo ad un fenomeno ricorrente negli ultimi anni, nei mesi di marzo ed aprile, quando elicotteri raggiungevano le vette delle montagne del territorio di Paularo – in particolare il Monte Zermula e la Creta Lanza – e vi scaricavano dei turisti (in prevalenza Austriaci, dove questa attività è proibita), che poi scendevano con gli sci fino a valle. Tale attività si svolgeva in un territorio compreso tra i Comuni di Pontebba, Moggio Udinese e Paularo, particolarmente fragile, compreso nel sito Natura 2000, per la presenza di specie animali di alto valore faunistico: galliformi come la pernice bianca, il fagiano di monte ed importanti “arene” di galli forcelli.

Tale situazione, segnalata alla Regione dalla Sezione di Ravascletto del CAI di Ravascletto più di un anno fa ha avviato “un processo partecipativo” che ha coinvolto i portatori di interesse e gli Enti, conclusa nel dicembre del 2021 con l’approvazione di una nuova norma, a chiarimento e precisazione delle precedenti.

Soddisfazione per la comunità di Paularo e per il CAI di Ravascletto che, come precisa il suo Presidente Onorio Zanier: “non solo tutela una zona di particolare valore dal punto di vista faunistico, ma non pregiudica la realizzazione del progetto “Villaggio degli Alpinisti” del cui marchio siamo stati recentemente insigniti e che ha uno dei suoi caratteri distintivi nella conservazione e valorizzazione di un territorio integro dal punto di vista naturalistico”.

L’obiettivo adesso e quello di estendere questa norma agli altri territori dell’area della montagna soggetti a questa nuova forma di “turismo” coinvolgendo il CAI regionale e la Comunità di Montagna della Carnia.