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Smarriscono la traccia del sentiero, soccorsi due escursionisti

Tra le 19 e le 22 di ieri si è svolto un intervento di soccorso della stazione Valcellina del Soccorso Alpino per soccorrere due persone che hanno perso il sentiero. Poco prima delle 19 è arrivata la chiamata al Nue112 con l’attivazione da parte della Sores della stazione Valcellina che ha mobilitato subito i due soccorritori più vicini, che si sono portati sullo scenario verso il Torrente Vaiont, e poi di una seconda squadra di sei soccorritori.
A chiedere aiuto un uomo del 1985 di Sacile e una donna del 1995 di Pordenone i quali si trovavano in difficoltà e con il buio imminente nei pressi dell’alveo del Torrente Vaiont dopo aver smarrito la traccia del sentiero. I due escursionisti erano partiti da Cellino per compiere un giro ad anello lungo il sentiero 903 che passa per casera Feron arrivando alla Valle del Vaiont. A mezz’ora dalla chiusura del giro c’è un tratto del sentiero 903 poco frequentato e mal segnalato, dove i due hanno smarrito la traccia spostandosi in discesa lungo dei detriti verso l’alveo del Torrente Vaiont fino ad arrivare in prossimità di alcuni salti di roccia. In un primo tempo non è stato semplice individuare la loro posizione, a causa della scarsa copertura. I soccorritori hanno avvisato al telefono gli escursionisti di rimanere fermi e di non spostarsi, cercando il più possibile di evitare di consumare le batterie del loro cellulare con altre chiamate. I primi due soccorritori partiti da Erto sono riusciti a individuare da lontano i dispersi dopo essersi spostati in auto verso il ponte che collega le frazioni di Erto all0’altezza di Sant’Antonio in Therenton: da quel punto si sono portati a piedi da loro percorrendo prima in salita un tratto del sentiero 903 e poi da questo in discesa una frana, raggiunti poco dopo dagli altri sei soccorritori. I due escursionisti non se la sentivano di risalire lungo la frana perché molto stanchi e oltretutto la donna era anche scivolata nel torrente, con i vestiti bagnati. Si è deciso quindi di percorrere a ritroso il cammino lungo il torrente fino ad un punto in cui è stata attrezzata una corda fissa per la risalita fino al sentiero, riaccompagnandoli poi a Cellino, dove avevano l’auto.