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Sicuri con la neve a Moggio e Sella Nevea assieme al Cnsas

E’ ai blocchi di partenza l’edizione 2018 di Sicuri in montagna, la campagna di prevenzione, informazione e comunicazione del Soccorso Alpino e Speleologico Nazionale inaugurata ormai quasi vent’anni fa, nel 1999.
Anche in Friuli Venezia Giulia, così come in tutta Italia, il Soccorso Alpino e Speleologico ha organizzato due appuntamenti-esercitazioni aperti al pubblico di appassionati e frequentatori della montagna all’insegna della sicurezza.
Si terranno questo weekend, tra il 19 e il 21 gennaio, a Sella Nevea e sul Piancavallo dalle stazioni del CNSAS FVG di Pordenone e da quelle di Moggio Udinese – Pontebba – Udine.

“Sicuri con la neve”, questo il titolo dell’iniziativa, parte con il CNSAS di Moggio Udinese venerdì 19 gennaio alle 20.30 presso il Centro di aggregazione “Romano Treu” (in via Roma 2) con una lezione teorica a cura di Mario Di Gallo e Federico Compassi, tecnici CNSAS, e di Daniele Moro, responsabile del settore neve e valanghe della Regione FVG: il titolo dell’incontro è “Preparazione di un’escursione con gli sci: dalla valutazione globale del pericolo valanghe, al comportamento preventivo, all’autosoccorso“. Lezione teorica che fa da introduzione all’esercitazione pratica di domenica 21 gennaio a Sella Nevea (ritrovo ore 8.00 a Moggio in piazzale G. Nais), dove si condividerà una escursione con gli sci e un addestramento sull’applicazione delle tecniche di prevenzione, comportamento e simulazione di autosoccorso con l’assistenza dei tecnici CNSAS.
Obbligatorio l’equipaggiamento da sci alpinismo e il kit di autosoccorso (ARTVA, pala, sonda). La località di destinazione potrebbe variare in funzione delle condizioni nivo-metereologiche. Per informazioni contattare direttamente Mario Di Gallo (cell. 335 7163858, mail mario.digallo@alice.it).

“La sfida è quella di rendere la montagna un luogo più sicuro riducendo gli incidenti umanamente evitabili – dicono dal Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico -. La prevenzione e la ricerca di un livello ragionevole di sicurezza è un obbligo morale delle persone e fa capo alla loro cultura, sempre e ovunque, quindi anche in montagna. La sicurezza va interpretata come un dovere irrinunciabile che rispetti prima di tutto le persone e la loro incolumità, senza creare illusioni e false garanzie; anche per questo amiamo e difendiamo la libertà di frequentare la montagna. La libertà è complementare al concetto di sicurezza che ci sta a cuore poiché sollecita l’assunzione di responsabilità: la libertà di comportarsi bene, appunto”.