Economia

Siagri, presidente di Eurotech, in audizione al Parlamento Europeo

Incontro presso la sede del Parlamento Europeo a Bruxelles, fra l’eurodeputata Isabella De Monte e Roberto Siagri, presidente di Eurotech, azienda quotata in Borsa, con sede ad Amaro, fortemente impegnata, nel suo core business, in Internet of Things, big data e supercalcolo. Siagri è stato ascoltato, alla presenza di De Monte e su organizzazione della stessa europarlamentare friulana, in audizione, in una della aule del plesso parlamentare, da numerosi esperti europei in tecnologie digitali, in grado di potere incidere sulle decisioni che proprio l’Europa deve e dovrà prendere sui temi fondamentali per lo sviluppo di interi sistema Paese. E’ emerso infatti, dalle parole di Siagri, che l’Italia, per esempio, è ancora molto indietro in tema di investimenti per lo sviluppo digitale e del supercalcolo, su cui si basa la crescita ed il Pil delle maggiori potenze al mondo, Stati Uniti in primis. L’Italia, anche rispetto solamente alle vicine Francia e Germania, risulta arretrata in tema di sviluppo digitale.
euro2Ci troviamo nel bel mezzo della 4° rivoluzione industriale – ha spiegato Siagri – le decisioni che ogni singolo Stato prenderà da qui in avanti, in tema di digitale, saranno fondamentali per la sua crescita, anche in termini di Pil, o per la sua decrescita, all’ombra di altri Paesi che stanno facendo invece passi da gigante. Le decisioni da prendere, e soprattutto gli investimenti da destinare allo sviluppo dell’IoT, oltre che del supercalcolo risultano prioritari anche e sopratutto come Europa, per renderci competitivi al pari delle altre potenze al mondo, molto più avanti di noi, come Usa e Cina per esempio“.

Siagri, per la prima volta in Parlamento a Bruxelles, è stato ascoltato per più di due ore, da una platea interessata ed al contempo, ancora più stimolata, nel comprendere concretamente, della parole del presidente della quotata Eurotech a contatto ogni giorno con realtà economiche competitive, nel settore, come gli Stati Uniti, di quanto e come le decisioni che verranno prese, risultino cogenti rispetto ad uno sviluppo più o meno forte di un Paese rispetto ad un altro.