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Sì unanime del Consiglio Regionale Fvg al ddl volto a difendere i boschi dagli incendi

L’accoglimento di tutti gli emendamenti presentati al testo dalla Giunta e dalla relatrice di minoranza Chiara Da Giau (Pd) ha preceduto la votazione finale del disegno di legge n. 65, contenente disposizioni per la difesa dei boschi dagli incendi, che ha visto l’Aula del Consiglio Regionale FVG esprimersi favorevolmente all’unanimità (39 sì).

Le modifiche presentate dall’Esecutivo, era stato precisato, sono state dettate dall’accoglimento delle osservazioni dei consiglieri della II e della IV Commissione in occasione dell’esame del testo.

Fra gli interventi di modifica alcune integrazioni suggerite da Da Giau (PD) per valorizzare il ruolo del volontariato. Fra queste l’istituzione di un gruppo di lavoro tecnico tra Direzione centrale e Protezione civile cui partecipino anche rappresentanti delle squadre volontarie antincendio per il coordinamento e la valutazione delle attività. Inoltre, per svolgere le attività di previsione e prevenzione, accolta la la possibilità di avvalersi di enti e agenzie regionali per un supporto nelle fasi di raccolta, analisi ed elaborazione dei dati utili a individuare gli indici di rischio, a realizzare le carte di pericolosità e a predisporre modelli previsionali. Recepito anche l’emendamento presentato per rispondere a una precisa sollecitazione dei volontari affinché siano previsti livelli differenziati di formazione non solo per aggiornare costantemente le competenze ma anche per perfezionare la professionalità.

In tema di formazione un emendamento della Giunta stabilisce che la Regione la promuova, anche previ accordi con altre Regioni, organismi istituzionali pubblici, compreso il Corpo nazionale dei vigili del fuoco, e associazioni senza scopo di lucro, secondo le esigenze e i programmi individuati dal Piano. Sempre da parte della Giunta, oltre a interventi di natura tecnico formale, emendamenti sono stati introdotti per risolvere i problemi inerenti i piani urbanistici dei Comuni. Per gli enti locali, è precisato, i criteri di valutazione del rischio di incendio boschivo costituiscono elementi di riferimento per la redazione degli strumenti urbanistici che saranno adottati dopo l’approvazione del Piano antincendio. Altre specifiche riguardano l’accensione guidata di controfuoco e fuoco tattico quali fronti di fuoco secondario, che deve avvenire secondo le forme e le modalità operative e di sicurezza indicate dal piano.

“Sfruttando i margini d’azione concessi dalla nostra autonomia abbiamo utilizzato il recepimento di una norma nazionale per adottare in Friuli Venezia Giulia alcuni strumenti innovativi per il contrasto degli incendi boschivi che partono dalla definizione di modelli di pianificazione, prevenzione e gestione degli incendi e permettono di arrivare a piani d’azione più efficaci ed efficienti. Il cambiamento del regime degli incendi, derivante dalle modifiche climatiche, richiede infatti l’utilizzo di nuovi strumenti in affiancamento a quelli tradizionali”.

È questo il commento dell’assessore regionale a Risorse forestali e Montagna, Stefano Zannier, dopo l’approvazione da parte del Consiglio regionale della legge 65/2019 che stabilisce le disposizioni per la difesa dei boschi dagli incendi.

Zannier ha evidenziato che “si tratta di una legge attesa da molto che, con grande senso di responsabilità, il Consiglio regionale ha approvato all’unanimità in ogni sua parte. La norma prevede la stesura entro il prossimo anno del piano regionale di difesa del patrimonio forestale che – ha sottolineato – sarà lo strumento tecnico-operativo attraverso il quale concretizzeremo le azioni di contrasto agli incendi boschivi. Il Friuli Venezia Giulia, quindi, sarà una Regione all’avanguardia perché potrà avvalersi di strategia strutturata che, dando grande valenza alla prevenzione, non sarà limitata solo all’azione di spegnimento”.

L’assessore ha infine spiegato che, “in accordo con il vicegovernatore Riccardo Riccardi, la legge contempla tutte le attività che vengono attuate dalla Protezione civile e dal Corpo forestale regionale e sancisce esattamente le rispettive competenze e gli ambiti operativi. Per quanto riguarda le operazioni sul campo, il Corpo forestale manterrà perciò il ruolo direzionale, mentre la Protezione civile svolgerà il coordinamento tra e con le squadre operative.