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Sbandano con il van in A23 a Tarvisio e poi scappano a piedi, rintracciati 10 clandestini

Attorno all’01.40 di questa notte una pattuglia di vigilanza della Polizia stradale di Amaro è stata inviata dal centro operativo autostradale di Udine al km 108 sud dell’autostrada A23, nel territorio del comune di Tarvisio, dove era stata segnalata la fuoriuscita autonoma di un veicolo.

Giunta sul posto, gli operatori hanno constatato la presenza di un van Mercedes Vito con targa bulgara “cc0581ck” fermo sulla corsia di emergenza, incidentato ed abbandonato nel senso contrario alla marcia. Il veicolo, effettuati gli accertamenti in banca dati, risultava privo di copertura assicurativa. Non trovando ne’ il conducente, ne’ alcun’altra persona nelle vicinanze, la pattuglia ha provveduto al recupero ed all’affidamento in custodia del mezzo incidentato.
Successivamente la centrale operativa autostradale segnalava alla pattuglia la presenza di persone a piedi lungo la carreggiata dell’autostrada A23, in un primo momento all’altezza di Ugovizza e successivamente nella corsia di decelerazione che porta all’abitato di Valbruna.

Arrivati in zona gli agenti non trovavano quanto segnalato ma seguendo le tracce dei passi lasciati sulla neve che stava scendendo copiosa in quel momento e percorrendo la strada che porta all’abitato di Malborghetto, hanno rintracciato un gruppo di 10 clandestini privi di idonea documentazione atta all’ingresso e soggiorno nel territorio nazionale.

Con la collaborazione del personale della Polizia di frontiera di Tarvisio si è proceduto al trasporto del gruppo presso gli uffici della Polterra al fine di addivenire alla loro sicura identificazione mediante rilievi fotodattiloscopici.
Gli accertamenti hanno evidenziato che otto di questi erano stati già identificati in territorio austriaco dove avevano richiesto asilo e che cinque di questi otto erano risultati minorenni.

Al termine delle verifiche i cinque minori clandestini sono stati  affidati ad un idoneo centro di accoglienza, mentre i cinque clandestini maggiorenni sono stati invitati presso la questura di Udine – ufficio immigrazione per formalizzare la richiesta di asilo. L’indagine ora proseguirà allo scopo di evidenziare eventuali responsabilità nell’agevolazione all’immigrazione clandestina da parte di clandestini facenti parte del gruppo rintracciato.