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Rivolta alla Ex Cavarzerani di Udine dopo la proroga della zona “rossa”

Rivolte e proteste dalla mattinata di oggi  all’ex caserma Cavarzerani di Udine contro l’obbligo di restare in quarantena per due settimane senza poter uscire dal centro di accoglienza.

I richiedenti asilo, oltre 500, ospiti della struttura, hanno inscenato una manifestazione, appiccando anche alcuni fuochi, sul posto sono intervenute le forze dell’ordine che hanno gestito la situazione. Nel frattempo si è concluso l’incontro in Prefettura a Udine. L’ordinanza, emanata il 21 luglio dal sindaco Fontanini che di fatto chiude la caserma Cavarzerani verrà prorogata per altre due settimane. L’assessore comunale alla sicurezza, Alessandro Ciani, ha anche annunciato il possibile trasferimento di quanti più migranti possibili in altre strutture.

“Inaccettabile: entrano illegalmente in Friuli Venezia Giulia e si permettono pure di fare rivolte se chiediamo la quarantena per tutelare la salute pubblica”. Così il presidente della Regione, Massimiliano Fedriga, su quanto accade alla ex caserma Cavarzerani di via Cividale, con la rivolta dei migranti bloccati all’interno della struttura. “I nostri cittadini sono stati chiusi a casa per settimane con grande senso di responsabilità, mentre immigrati entrati clandestinamente si ribellano. Faccio un appello al Governo sperando che ascolti: cacciateli subito al di fuori dei confini nazionali”.