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Revelant (AR): “Posticipare la chiusura della stagione invernale”

Posticipare la chiusura della stagione invernale, fissata a domenica 26 marzo. A chiederlo è il vicecapogruppo di Autonomia Responsabile in Consiglio regionale, Roberto Revelant.
«Come lo scorso anno – dice Revelant -, sono a chiedere all’assessore regionale Bolzonello il prolungamento della stagione sciistica al fine di consentire agli operatori del comparto turistico invernale di organizzarsi per poter accogliere turisti e pendolari ancora per qualche settimana, magari applicando tariffe inferiori per cercare di stimolare maggiormente le presenze e consentire a chi non ha potuto sfruttare l’abbonamento nella prima parte della stagione».

Revelant, però, va oltre e rilancia con una proposta strutturale da applicare anche nelle future stagioni invernali, «perché è impensabile che ogni anno si arrivi a pochi giorni della chiusura per adottare tale iniziativa. Capita sempre più spesso che le stagioni partano in ritardo, e ciò comporta senz’altro costi maggiori a fronte di minori ricavi, siano questi legati a Promoturismo, agli operatori del polo o alle strutture ricettive a valle. Una risposta a tale problematica – continua il consigliere di Autonomia Responsabile – potrebbe arrivare da una previsione di chiusura posticipata stabilmente alla seconda domenica di aprile. Ciò consentirebbe ai gestori delle strutture ricettive di poter continuare ad accettare prenotazioni, soprattutto quelle dall’estero, che certamente non possono essere ‘programmate’ a distanza di poche settimane». Difficile immaginare che un turista straniero legga sui mass media del Fvg il prolungamento della stagione, soprattutto se deciso a pochi giorni dalla scadenza già fissata.

“E’ altresì evidente – conclude Revelant – che non sarà nemmeno semplice ogni anno garantire un’elevata qualità della neve in pista in occasione di un innalzamento delle temperature su tutto il demanio sciabile, ma si potrebbe pensare, in via eccezionale, a un’apertura non completa rinunciando a qualche km a fronte di una apprezzabile qualità delle piste invece aperte”.