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Referendum, in Fvg vince il SÌ con poco meno del 60%

Il Servizio elettorale della Regione ha comunicato l’affluenza finale rilevata alle ore 15:00 per le elezioni comunali nei 12 Comuni chiamati al voto. In Friuli Venezia Giulia su un totale di 39.748 elettori hanno votato in 22.176, ovvero il 56%.
Ad Ovaro si sono recate alle urne 1097 persone su 2024, pari al 54%.
Lo spoglio inizierà domani alle 9.

Per quanto riguarda il referendum costituzionale per il taglio dei parlamentari, il SI’ è nettamente in vantaggio con quasi il 70% delle preferenze.

Iin Friuli Venezia Giulia ha votato il 50,22% degli aventi diritto, in provincia di Udine il 51,17%. Dopo lo spoglio di tutte le schede il SI’ in FVG ha fatto registrare il 59.57%, in provincia di Udine il 59,49% (CLICCARE QUI PER TUTTI I DATI).

Per quanto riguarda l’affluenza nei singoli Comuni, il dato più alto per quanto riguarda il territorio di Alto Friuli e Friuli Collinare è quello di Ovaro con il 69,47% (dato logico considerando la concomitanza con le Comunali), il più basso Sauris con il 32,50%.
Segnaliamo il 46.69% a Tolmezzo, il 46,27% a Tarvisio, il 48,22% a Villa Santina, il 39,47% a Sappada, il 45,83% a Tarcento, il 49,07% a San Daniele, il 36.93% a Paularo, il 46.30% a Paluzza, il 44,57% ad Osoppo, il 46,93% a Majano, il 50,53% a Gemona, il 52,42% a Fagagna, il 46,96 a Buja, il 42.05% ad Arta Terme.

Per i dati comune per comune CLICCARE QUI.


I COMMENTI

Furio Honsell, consigliere regionale Open Sinistra FVG – Il risultato del referendum e la vittoria del SI – che pure si sarebbe potuta attenuare o addirittura evitare, se solo le forze progressiste  si fossero impegnate, come alcuni buoni risultati nella nostra Regione testimoniano – pone brutalmente sul tappeto la necessità di rileggere  e ripensare la rappresentanza. Alcuni scoprono il problema solo ora, ma altri hanno iniziato a riflettere su questo tema centrale per la qualità della democrazia già da tempo. A nome di Open Sinistra FVG ho  presentato circa un’anno fa una proposta di legge che considero molto innovativa, volta a favorire la ristrutturazione dei corpi intermedi attorno a tematiche specifiche e – contemporaneamente – dare corpo normativo alle attività di rappresentanza degli interessi. La nostra proposta di legge mira a rivitalizzare la partecipazione e la definizione dell’agenda politica favorendo processi di bottom-up di nuova concezione, basati sulla creazione di comitati territoriali o tematici di promozione di specifiche proposte normative e tale proposta, già rilevante a costituzione vigente, acquista oggi maggiore importanza e – qualora approvata – darebbe alla nostra regione la possibilità di vantare una legislazione unica e altamente innovativa in materia.

“I cittadini, nonostante la propaganda per il no delle ultime settimane, hanno capito l’importanza di questa riforma. Hanno provato in tutti i modi, anche agitando lo spauracchio della vecchia riforma Renzi, a spacciare questa come una fregatura. Invece i cittadini si sono informati e hanno capito l’importanza”. Questo il commento del Gruppo del MoVimento 5 Stelle in Consiglio regionale del Friuli Venezia Giulia al risultato del referendum sul taglio dei parlamentari. “Oltre a essere una vittoria dei cittadini, quella di oggi è la vittoria dell’unico movimento che negli ultimi anni sta riuscendo a concretizzare la volontà popolare in proposte legislative – continuano i consiglieri M5S -. Ed è la grande sconfitta di chi non ci ha creduto, dimostrando di votare Sì in Parlamento solo per interesse di partito, ma sui territori ha sguinzagliato i suoi per cercare di convincere gli elettori a votare No, nella flebile speranza di dare una spallata al Governo e senza pensare al boomerang che gli arriverà contro”. “Ora spetta ai partiti in Parlamento trasformare questo Sì nella prosecuzione di un processo riformatore epocale per ottenere aule legislative di maggiore qualità, dando la giusta credibilità alle istituzioni – conclude la nota -. I prossimi passaggi sono già in agenda, a partire da una legge elettorale che garantisca governabilità e rappresentatività, con l’introduzione delle preferenze per dare più potere ai cittadini. Il M5S continua la sua opera incessante per cambiare il Paese e le sue istituzioni, e lo fa sulla base di quanto promesso in campagna elettorale. Questa è la vera rivoluzione”.