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Progetto Siot, Bubisutti: “Il progetto venga ridimensionato”

Siot e montagna, il conflitto tra le due parti prosegue e lo zoccolo duro della politica avanza le sue richieste per poter arrivare ad una risoluzione felice della questione che privilegi la popolazione di Cavazzo, Paluzza e della Carnia intera.

A dialogare con le parti, ancora una volta è scesa Aurelia Bubisutti, parlamentare tolmezzina che dagli esordi della questione ha voluto vederci chiaro e a più riprese ha mediato tra i vertici della Società italiana per l’oleodotto transalpino e gli amministratori carnici, voce del malcontento della popolazione montana contro il progetto di due centrali di cogenerazione a metano, come si diceva, nei comuni di Paluzza e Cavazzo.

«Siot ha ottenuto il via libera da tutti gli enti che dovevano approvare o meno il progetto – spiega Bubisutti – e attende ora la conferenza dei servizi il prossimo 7 settembre, per avere tutte le carte in regola e avanzare. La posizione che ho preso e voglio mantenere non è quella del no incondizionato ma chiedo, facendomi portavoce della popolazione, se possibile che il progetto venga ridimensionato o che il nostro territorio ricavi un utile da questo disegno che ha un tornaconto per la sola Siot. Abbiamo foreste devastate da Vaia da rigenerare, infrastrutture che richiedono manutenzione, strutture pubbliche che hanno bisogno di essere scaldate e molto che la società triestina potrebbe fare per sdebitarsi del passaggio sul nostro territorio».

La parlamentare della Lega, propone insomma un compromesso moderato qualora la linea dura non trovasse soluzione: « il segnale da mandare dev’essere incisivo. Basta servitù gratuite e sudditanza. La gente di montagna ha la sua dignità e la sua libertà e deve aggrapparsi a questi valori per poter mantenere integro il patrimonio paesaggistico ed ambientale. Si apra un tavolo definitivo dove a vincere sia il buonsenso e si privilegi la salvaguardia della salute pubblica. Parlo da abitante della montagna prima che da politica e capisco bene quanto ora sia importante non uscire sconfitti da questo confronto. Moderazione e posizione ferma il mio motto».