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Progetti comuni per Gemona e Gorizia nel nome della cultura

“GO! 2025!, ovvero Nova Gorica e Gorizia Capitale Europea della cultura nel 2025, è stato il principale argomento sul tavolo dell’incontro avvenuto a Gemona tra il sindaco pedemontano Roberto Revelant, l’assessore alla cultura Flavia Virilli e il primo cittadino del capoluogo isontino Rodolfo Ziberna. Prospettive e progetti comuni sono il leitmotiv che unirà le due comunità in vista dell’importante appuntamento del 2025.

“Una opportunità di crescita e di sviluppo per tutta la regione – dice Revelant -, che è necessario leggere nella prospettiva più ampia possibile, al fine di dare opportuno risalto alle numerose eccellenze locali che il territorio sa esprimere, con il suo bagaglio di tradizioni, sapori e scorci indimenticabili capaci insieme di accontentare un pubblico molto ampio, trainati anche dall’importante evoluzione ed interesse che Gorizia sta avendo in questi ultimi anni”.

da sinistra Revalent, Virilli e Ziberna

Dopo la visita al centro storico, con il Duomo, la via Bini, il Museo del Terremoto e il castello, che fino al 24 ottobre ospita nell’edificio delle ex-carceri la mostra “Serenissima porta d’Oriente dal Friuli alla Cina sulle orme di Basilio Brollo da Gemona”, si è discusso di idee concrete per mettere in dialogo le due comunità.
“La nostra cittadina – sottolinea l’assessore Virilli – ha la fortuna di possedere un notevole patrimonio storico-artistico, suddiviso tra beni comunali, della Pieve Arcipretale e del Santuario di Sant’Antonio, il più antico luogo sacro al mondo dedicato al Santo dei miracoli, oltre a un Archivio Storico fra i più importanti del Friuli Venezia Giulia e alla Cineteca del Friuli, eccellenza internazionalmente riconosciuta: sono tutti elementi che forniscono numerosi spunti e che non vediamo l’ora di mettere in dialogo con Gorizia e il resto della Regione nel contesto di GO! 2025”.

Da parte sua Ziberna ha riconosciuto le peculiarità che sono rappresentate da Gemona, capaci di rappresentare un vero valore aggiunto alle offerte culturali del territorio regionale. “Il nostro scopo – ha precisato- è proprio quello di offrire al gran numero di turisti che giungeranno progressivamente anche prima del 2025 una vasta offerta di luoghi ed eventi, di cui peraltro la nostra regione è ricca”.