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Primi arrivi dal Nord Europa sulla ciclovia Alpe Adria

La pioggia non frena gli appassionati delle due ruote, che da qualche giorno dai Paesi del Nord Europa stanno scendendo e animando la ciclovia Alpe Adria nel tratto più a nord del Friuli Venezia Giulia e trasmettono segnali incoraggianti per il prosieguo della stagione primaverile ed estiva. «Effettivamente Pasqua e i prossimi ponti del 25 aprile e del 1° maggio daranno, anche quest’anno, la misura del flusso dei cicloturisti, che ci auguriamo si confermino tanti e, soprattutto, desiderosi di fermarsi ad apprezzare le bellezze e le proposte dei territori che attraversano e non solo di correre velocemente giù, verso Grado», afferma Ivan Buzzi, sindaco di Pontebba e presidente della Comunità di Montagna Canal del Ferro e Valcanale.
«Tutti i centri della vallata – spiega Buzzi – si stanno attrezzando con proposte di accoglienza, enogastronomiche, culturali e di valorizzazione degli aspetti naturalistici, affinché questo turismo lento diventi una opportunità per i nostri territori. L’auspicio è che i clicloamatori si fermino qualche ora o un paio di giorni, anziché considerarci solo terreno di transito».
A favorire quest’anno questo processo ci sarà la novità che ha debuttato a ottobre e che aspetta la bella stagione per essere apprezzata pienamente, ovvero la nuova ciclovia che da Resiutta porta alla scoperta della Val Resia. Si tratta di un percorso di sette chilometri, percorribile in bici e a piedi, che si snoda lungo la vallata resiana, avendo come “faro” la visione del Monte Canin, simbolo della Valle insieme al suo corso d’acqua.
In diverse località, inoltre, si stanno sviluppando centri per l’accoglienza e il pernottamento. «A Dogna – esemplifica Buzzi – è già funzionante un piccolo ostello, a Resiutta è in via di ultimazione un ciclo-ostello e uno ne stiamo progettando anche a Pontebba, recuperando un ex albergo abbandonato da 40 anni, per rispondere alla domanda di un paese che sta già riscuotendo un certo interesse da parte dei turisti». A queste realtà si aggiungono i B&B e le botteghe che con le loro proposte aprono altrettante finestre conoscitive sulle peculiarità di questa porzione di Friuli.