CulturaFVG

Presentati i cinque festival della rete culturale “Intersezioni”

C’è fermento fra gli organizzatori dei festival della rete culturale Intersezioni. Solo pochi giorni fa si è conclusa la residenza artistica che ha visto la partecipazione dei tre vincitori della call condivisa – intitolata Greening Arts – performance, relazioni, innovazione” – e realizzata grazie al contributo della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia. «È stato davvero un’esperienza che non dimenticheremo, come del resto accade sempre quando si parla di residenze artistiche – hanno spiegato dalla rete Intersezioni -. In questo caso abbiamo prima lanciato la call e individuato tre vincitori: la compagnia di danza Sanpapié da Milano; la videoartista Antonietta Dicorato con il compositore Simone Grandi da Bologna; e il collettivo Spazio a Colori da Pordenone. A ciascuno è stata “assegnata” una delle aziende partner, Il Ricamificio, Filegusele e RE49 Italian Sustainable Shoes. A quel punto, insieme ai tutor di Intersezioni, gli artisti hanno incontrato e condiviso le loro progettualità con le aziende artigiane del comparto tessile friulano, che a loro volta hanno portato i loro progetti imprenditoriali, la loro visione del mondo. Ne è nato un dialogo che ha aperto strade nuove e creato relazioni autentiche fra settori e geografie anche molto diverse fra loro, in cui la materialità delle stoffe, la leggerezza della sapienza artigiana, la generosità del processo creativo hanno rappresentato le colonne portanti. Il risultato di tutto questo sarà presentato durante l’estate dai festival della rete Intersezioni che inseriranno le tre performances nei loro calendari».

 

I NUMERI DELLA RETE – I numeri della rete di festival urbani di arte e spettacolo che “abitano” il Friuli Venezia Giulia (AreaDanza, Art Tal Ort, Contaminazioni Digitali, Invisible Cities, Microfestival, Terminal) continuano a essere importanti e sono stati illustrati il primo giugno a Lo Studio di Udine, sede della Compagnia Arearea, da Paolo Ermano, coordinatore di Intersezioni; Roberto Cocconi, direttore artistico AreaDanza; Alessandro Cattunar, co-direttore artistico di Invisible Cities e Contaminazioni digitali; Matteo Carli per Microfestival; Davide Perissutti, co-direttore artistico di Terminal – Festival dell’arte in strada. Presenti Elena Tammaro di Creaa, a cui sono stati affidati i rapporti con le aziende partner della call, e una rappresentante delle aziende coinvolte, Orietta Chiccaro di Filegusele che ha portato testimonianza della bella esperienza vissuta con gli artisti. L’ampio cartellone non tradisce le aspettative nemmeno quest’anno! In programma un centinaio tra residenze, performance, eventi teatrali, di danza, circo contemporaneo e talk, ospitati dagli spazi urbani di 16 Comuni di Friuli Venezia Giulia e Slovenia (Cave del Predil -frazione di Tarvisio-, Cividale, Gorizia, Gradisca, Lusevera, Monfalcone, Prato Carnico, San Martino del Carso, Socchieve, Trava -frazione di Lauco-, Trieste, Turriaco, Udine, Venzone, Tolmino e Rožna Dolina Dolina -comune di Nova Gorica-) e che vedranno la partecipazione di un centinaio artisti provenienti da tutta Italia e da ben 7 Paesi esteri (Paesi Bassi, Slovenia, Brasile, Spagna, Portogallo, Francia, Olanda)! Il tutto in quasi tre mesi di spettacoli dal vivo, dal 10 giugno all’11 settembre. Da segnalare che quest’anno si ferma – per una pausa sabbatica – la programmazione di Art Tal Ort: «Felici ma furlans continua però a fare parte della rete e delle attiva comuni, come la call», è stato precisato in conferenza stampa.

«Desidero ringraziare gli ideatori e organizzatori di Intersezioni e i rappresentanti di tutti i festival che compongono questa rete, perché sono riusciti a dare vita a un’iniziativa orami consolidata per la nostra Regione, e a una serie di appuntamenti particolarmente attesi dalle persone, anche oltre confine. Tutte queste rassegne culturali, infatti, offrono l’occasione per delineare itinerari nuovi, andando, attraverso la ricerca dell’arte, alla scoperta del nostro territorio», ha sottolineato in una nota l’assessore della cultura del Comune di Udine, Fabrizio Cigolot.

«Per accendere la scintilla fra arte e impresa è fondamentale una reciproca curiosità – ha spiegato Elena Tammaro -. Benché quello artistico e quello imprenditoriale siano mondi diversi, quando si trovano a dialogare per lo sviluppo di un progetto comune, cominciano a “parlare la stessa lingua”. Questo, come evidenziato da una ricerca OMS del 2019, porta non pochi benefici, in termini di innovazione di processo e welfare, all’impresa e, aggiungo, offre un punto di vista laterale agli artisti».

 

LE AZIENDE COINVOLTE NELLA CALL

Il Ricamificio di Forni di Sopra è un piccolo laboratorio artigianale nel cuore delle Dolomiti Friulane pieno di stoffe, nastrini, bottoni e fili colorati, ma all’occorrenza anche di attrezzi da falegnameria, attrezzatura di montagna e chi ne ha più ne metta! https://www.ilricamificio.net/ L’azienda sarà coinvolta da “Spazio a Colori” con il progetto TRA-Memorie.

Filegusele di Pasian di Prato è una scuola di formazione sartoriale nata per dare competenza e professionalità a chi vuole intraprendere tale carriera e inoltre più semplicemente per chi desidera coltivare la passione di creare con le proprie mani. http://www.filegusele.it/ L’azienda sarà coinvolta da Antonietta Dicorato e Simone Grande con il progetto “Trama”.

RE49 Italian Sustainable Shoes è il brand di calzature più sostenibile al mondo in economia circolare, completamente made in Italy utilizza materiali già esistenti ma destinati alla distruzione. https://www.re49.it/it L’azienda sarà coinvolta dalla “Compagnia Sanpapié” con il progetto Textile Trip.

 

LA VISION DELLA RETE– I Festival di Intersezioni sono dunque uniti nelle differenze da una visione comune, a partire dalla linea artistico-culturale: spazi urbani al centro del dialogo col pubblico (la cifra distintiva di ogni scelta artistica e produttiva), che avviene attraverso i linguaggi del contemporaneo. Luoghi che dunque non sono più solo di passaggio, ma diventano centri di scambio dove poter trovare alternative valide agli stili di vita quotidiani. L’arte è uno strumento di cambiamento, non solo qualcosa di bello da ammirare. Per questo le residenze artistiche hanno un ruolo propulsore, offrendo la possibilità di mettere in contatto artisti di diversa provenienza, valorizzando giovani ed emergenti. Gli artisti selezionati, infatti, hanno un’età media che non arriva a quarant’anni. 

 LA RETE INTERSEZIONI – “Intersezioni” è una rete di festival di arte e spettacolo dal vivo (danza, teatro, circo, musica, performance relazionale ed arti visive) non convenzionali che “abitano” gli spazi urbani della regione Fvg. Tutte le rassegne della rete (AreaDanza, Art Tal Ort, Contaminazioni Digitali, In|Visible Cities, Microfestival, Terminal) hanno una natura itinerante, si muovono in spazi diversi di una stessa città o transitano da una località all’altra, inventando ogni volta per lo spettatore una vera e propria avventura per l’occhio e la mente, grazie alla sperimentazione e alla ricerca di nuovi linguaggi e pratiche artistiche. “Intersezioni” è dunque un dispositivo che favorisce collaborazioni tra progetti pensati per un pubblico ampio, che vede nell’arte urbana una possibilità di fruizione degli spazi comuni in maniera alternativa, partecipata, collettiva.

 Per informazioni: www.intersezionifvg.it | info@intersezionifvg.it |


I FESTIVAL DELLA RETE INTERSEZIONI 2022


AreaDanza
 

Torna AreaDanza. Per la 12^ edizione, l’evento organizzato da Arearea, compagnia di danza contemporanea che fa parte della rete “Intersezioni”, porterà in Fvg performance di danza contemporanea nei luoghi più suggestivi della regione. La danza, calata in questo scenario, non solo rimodella le strutture delle città ma crea nuove possibili trame del tessuto sociale, comunità di persone destinatarie e, allo stesso tempo, fautrici esse stesse degli eventi proposti. Le date da segnare sono: Udine, (dal 14 al 17 luglio), Venzone (6 agosto). Maggiori info su www.arearea.it

 

Contaminazioni digitali 

Contaminazioni digitali, festival multimediale che porta i linguaggi del contemporaneo nei piccoli paesi del Fvg, organizzato da Quarantasettezeroquattro associazione che fa parte della rete “Intersezioni”, farà tappa a Udine (10-12 e 14-26 giugno), Monfalcone (1-3 luglio), San Martino del Carso (1-3 luglio), Turriaco (10 luglio), Cividale del Friuli (22-24 e 28-31 luglio). Il festival anche quest’anno proporrà spettacoli e installazioni multimediali che faranno interagire linguaggi differenti: teatro, danza, video, musica, nuove tecnologie. Maggiori info su: https://invisiblecities.eu/contaminazionidigitali .

 

In\Visible Cities 

Per la sua 8^ edizione, In\Visible Cities, porrà al centro dell’attenzione il dialogo tra le arti visive e performative (teatro, danza, musica), i linguaggi digitali e gli spazi urbani. Quest’anno il festival organizzato da Quarantasettezeroquattro, associazione che fa parte della rete “Intersezioni”, invaderà gli spazi pubblici di Trieste, Gorizia e Gradisca d’Isonzo, rendendoli luogo di incontro e di racconto, spazio di creazione e immaginazione. Maggiori info su: https://invisiblecities.eu .

 

Microfestival 

Microfestival, organizzato da Puntozero, cooperativa che fa parte della rete “Intersezioni”, è un festival itinerante d’arte performativa (in programma dal 10 al 14 agosto), una tournée che racconta e dà voce ai territori del paesaggio montano di confine del Fvg. Anche quest’anno i performer intraprenderanno un viaggio surreale fra i piccoli paesi del Friuli Venezia Giulia e della Slovenia (Trava, Lusevera, Prato Carnico, Socchieve, Cave del Predil, Tolmino e Rožna Dolina Dolina). Sarà possibile seguire il viaggio e assistere agli spettacoli attraverso la pagina ufficiale di Microfestival: @Microfestival.eu . Info anche su www.facebook.com/microfestival.eu .

 

Terminal 

L’ultimo fine settimana di giugno (dal 24 al 26, a Udine), tornerà anche Terminal, il festival dell’arte in strada, organizzato da Circo all’inCirca, associazione che fa parte della rete “Intersezioni”. L’uso della preposizione “in” è significativamente coinvolta nel ripensamento e nel superamento del classico festival degli artisti di strada. Questo perché si intende superata l’accezione, spesso depauperante, che fa dell’artista che si esibisce in strada, più per necessità che per virtù. Il festival offre infatti un contenitore che non solo porta l’arte in strada, ma tenta di mettere in relazione artista, spettatore e città. Maggiori info: www.terminal-festival.com .

(nella foto da sinistra Cattunar, Perissutti, Carli, Cocconi e Ermano durante la presentazione)