Primo pianoTerritorio

Popolazione, società, economia. Ecco il Friuli Venezia Giulia ai raggi X

Sarà pubblicato lunedì il Rapporto statistico 2016, annuale raccolta dei numeri relativi ai diversi aspetti della vita sociale ed economica del Friuli Venezia Giulia. La pubblicazione, che sarà disponibile sul sito internet della Regione, contiene cifre, grafici e tabelle suddivisi in tre macroaree (economia e lavoro, infrastrutture e ambiente, società) e in 19 capitoli.

Dal Rapporto emerge come al 31 dicembre 2015 i residenti in Friuli Venezia Giulia erano 1.221.218friuli-venezia-giulia-regione-2, di cui il 52 per cento di sesso femminile e 8,6 per cento di stranieri (105.528 in calo complessivamente del 2,2 per cento). I comuni che hanno visto crescere maggiormente il numero di residenti sono stati Monfalcone (+136), Codroipo (+102), Fontanafredda (+85) e Spilimbergo (+79). I comuni più grandi invece riducono i residenti: -993 a Trieste, -403 a Pordenone, -304 a Udine, -270 a Gorizia, -153 a Sacile.

L’anno scorso i neonati sono stati 4.317 maschi e 4.171 femmine, pari a 103,5 maschi ogni 100 femmine, non lontano dal rapporto naturale di 106 maschi ogni 100 femmine. Tale rapporto scende stabilmente sotto 100, ad indicare la presenza di più femmine, dai 56 anni di età in poi. Francesco (149 bambini, 3,13 per cento dei nati maschi) e Sofia (122 bambine, 2,79% delle nate femmine) sono i nomi più diffusi tra i nati nel 2015, ed è una tendenza che conferma quella nazionale.

L’età media in regione è di 46,9 anni, più alta nelle province di Trieste (48,6) e Gorizia (47,5), più bassa a Pordenone (45,1) mentre Udine si attesta sul dato regionale. I dieci comuni con l’età media più bassa sono tutti nel pordenonese: al primo posto il comune di Vajont (40,59 anni), seguono Pravisdomini (40,61 anni) e Prata di Pordenone (42,35). Il comune della provincia di Udine con l’età media più bassa è Remanzacco (44,06 anni), in provincia di Gorizia è Turriaco (45,66 anni).

Tra i comuni con più di 20.000 abitanti, l’età media maggiore si riscontra a Trieste (48,51 anni), seguito da Gorizia (48,14) e Udine (47,12 anni). Sotto la media regionale invece Monfalcone (46,55 anni) e Pordenone (46,38). I tre comuni con l’età media più elevata sono Drenchia (59,59 anni), Tramonti di Sopra (56,68 anni) e Rigolato (55,25 anni). Tra i comuni della pianura con alta età media si segnalano Grado (50,88 anni), Marano Lagunare (49,80 anni) e Torviscosa (49,65).

Il reddito medio annuale delle famiglie in Friuli Venezia Giulia è pari a 30.730 euro (in Italia la media è di 29.473 euro). Per il 46,5 per cento delle famiglie la ricchezza proveniva principalmente dal lavoro dipendente, per il 10,7 per cento dal lavoro autonomo e per il 41,9 per cento dai trasferimenti pubblici (sostanzialmente le pensioni).

SOCIETA’

ospedaletolmezzo (800x522)I cittadini del Friuli Venezia Giulia si confermano particolarmente attivi sul piano della partecipazione sociale e complessivamente soddisfatti della loro condizione di vita. A ribadirlo sono i dati contenuti nel Rapporto Statistico 2016, elaborato dalla Regione, che sarà pubblicato lunedì.

Nel 2015, ad esempio, il 14,1 per cento dei residenti in regione ha dichiarato di aver svolto attività gratuita per associazioni di volontariato (in Italia la media è del 10,6 per cento). Il 14,1 per cento delle persone di 14 anni e più ha preso parte a riunioni in associazioni culturali o ricreative (in Italia il 9,4 per cento) ed è aumentata la quota di persone che hanno versato somme di denaro ad un’associazione, passando in regione dal 18,5 per cento del 2014 al 21,4 cento e a livello nazionale dal 14,5 al 14,9 per cento.

I cittadini di 14 anni e più del Friuli Venezia Giulia si confermano soddisfatti per la loro vita nel complesso. Potendo esprimere un giudizio da 0 a 10, nel 2015 il 50 per cento dei cittadini ha attribuito un giudizio non inferiore a 7, pari anche al giudizio medio; il 44,3 per cento ha dato un voto compreso tra 8 e 10, mentre i giudizi compresi tra 0 e 3, costituivano il 5,0 per cento.

In crescita gli spettacoli con 2,7 milioni di ingressi (+11 per cento rispetto al 2014) in 96 mila eventi (+1,2 per cento) e positivo anche l’andamento degli ingressi a mostre ed esposizioni: +16,7 cento. Nonostante l’aumento dell’offerta teatrale (+1,0 per cento di spettacoli), gli ingressi risultano in calo del 3,4 per cento, soprattutto nella componente della lirica (-17,9 per cento); in calo anche gli ingressi dell’attività concertistica: -7,1 per cento per i concerti di musica leggera, -3,9 per cento per quelli di musica classica che registrano, però, un aumento della spesa al botteghino del 10,7 per cento. Di segno opposto, l’andamento dei concerti jazz: il numero di spettacoli aumenta del 23 per cento raccogliendo oltre 3 mila presenze in più (+32,7 per cento).

Massimo Vidoni Colloredo calcioIn flessione la presenza agli spettacoli sportivi: -11,8 per cento di eventi e -6,9 per cento di ingressi con un calo significativo per il calcio (-9,1 per cento) e gli sport individuali (-37,6 per cento) mentre cresce la partecipazione alle manifestazioni di sport di squadra diversi dal calcio (+15,5 per cento).

Nella case dei cittadini del Friuli Venezia Giulia non mancano i libri: il 34,3 per cento delle famiglie hanno più di 100 volumi, quasi un quarto ne possiede più di 200, valore che colloca la regione solo dopo Liguria e Trentino-Alto Adige. Nel 2015 circa 102 mila persone, ovvero l’8,8 per cento della popolazione, ha dichiarato di aver letto o scaricato libri online o e-book.

L’83,7 per cento dei residenti ha dichiarato di godere di buona salute, dato in miglioramento di 3,3 punti rispetto al 2014. In calo ormai dai primi anni 2000 (erano il 21,7 per cento nel 2001) i fumatori in regione sono ora il 19,5% della popolazione; il numero di coloro che fumano 20 o più sigarette al giorno si è dimezzato ed è ora pari al 5 per cento dei fumatori. Un eccesso nel consumo di alcool riguarda invece nel 2015 il 12,5 per cento dei corregionali; il 29,8 per cento dei residenti dichiara di non svolgere alcun tipo di sport o di attività fisica.

Aumentano le immatricolazioni di auto (30.970 nel 2015, +17,7 per cento rispetto all’anno precedente) e i trasferimenti di proprietà (56.482, +7,8 per cento). Le vetture ibride benzina-gas hanno un discreto mercato a Pordenone (559 nuove immatricolazioni pari al 6,3 per cento del totale), meno a Udine (411, 2,8 per cento del mercato) e molto residuale a Gorizia (45 vettura, 1,3 per cento delle nuove macchine) e Trieste (46, pari all’1,1 per cento del totale). Le auto elettriche immatricolare nel 2015 sono state 42 contro le 7 del 2014.

TURISMO E GASTRONOMIA

È l’enogastronomia la maggiore attrattiva per i turisti che decidono di visitare il Friuli Venezia Giulia. Il dato pubblicato sul Rapporto statistico 2016 della Regione parla di una percentuale vicina al 30 per cento di visitatori stranieri che ha dichiarato di avere scelto il Friuli Venezia Giulia proprio per la sua proposta di vini e cibi.

Ed è una scelta che, stando alla soddisfazione dei turisti, non viene delusa perché se complessivamente i visitatori che arrivano dall’estero danno un voto pari a 8,3 su 10 alla vacanza in regione, la cucina riceve un lusinghiero 8,7. Positiva anche la valutazione al paesaggio, all’ambiente e alle città e opere d’arte, che ricevono 8,5.

Trekking alpino in Friuli Venezia Giulia (Foto turismofvg.it)

Nel 2015 ci sono stati oltre 2,1 milioni di arrivi (+5,1 per cento), di cui 1,1 milioni stranieri, e 7,9 milioni di pernottamenti (+4,1 per cento) di cui 4,3 milioni dall’estero, con sabato 1 agosto giornata record negli arrivi e il giorno di Ferragosto che ha registrato il maggior numero di presenze.

Complessivamente la spesa turistica è cresciuta dello 0,5 per cento (923 milioni totali) rispetto al 2014 con i croati che si sono rivelati “top spenders” con 207 euro pro capite, decisamente superiori ai “tradizionali” austriaci (121 euro) e tedeschi (70) mentre tra i nuovi mercati si mostra piuttosto ricco quello lettone (166 euro di spesa pro capite).

Il segmento di turismo “business” registra infatti spesa media pro-capite pari a 124 euro, mentre il segmento “leisure” sale dai 120 euro di spesa media del 2014 ai 130 euro del 2015. Per gli stranieri che hanno visitato il Friuli Venezia Giulia per vacanza, le voci di spesa più consistenti attengono allo svago (45,6 per cento) e allo shopping (18,9 per cento).

L’offerta alberghiera registra una crescita sostanziale nella fascia medio-alta, con un aumento tra il 2011 e il 2015 degli hotel a tre stelle dell’8,3 per cento (quasi duemila posti letto in più) mentre i 4-5 stelle nello stesso periodo contano 150 posti e 4 alberghi i più. Calano invece gli hotel a una o due stelle: 33 esercizi in meno e riduzione di oltre mille posti letto.