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Per Fagagna Voliamo Insieme «Fagagna non dà una buona immagine di sé»

“Non di certo una buona immagine per Fagagna”: sono le parole del consigliere comunale del gruppo Fagagna Voliamo Insieme, Andrea Schiffo.
“A distanza di pochi giorni dall’intervento del Comune per la chiusura dell’area del Parco Cjastenar, dove sono state trovate siringhe, ancora ne vengono ritrovate in altre aree del parco – dice Schiffo –. Ci si chiede, dunque, se oltre a fettucciare le panchine, il Comune abbia interagito con le forze dell’ordine per predisporre una maggiore sorveglianza sull’area, nell’attesa dell’installazione delle telecamere. Verrebbe da pensare di no. Ci sarebbe piaciuto anche sentire gli assessori competenti effettuare qualche proposta in merito alla prevenzione di questi fenomeni, invece come al solito, silenzio. Eppure sugli investimenti già pianificati e sulle opere già in cantiere il Comune pubblicizza molto la propria operatività. Occorre una simile proattività anche di fronte alle emergenze. A proposito di emergenze, ricordo che siamo anche in attesa di una relazione sull’esito delle analisi dell’acqua effettuate presso le abitazioni interessate dai casi di legionella negli abitati di Ciconicco e Villalta, lo scorso mese”.

“L’aspetto della prevenzione è fondamentale in una progettazione saggia della dimensione sociale di una comunità – aggiunge Elena Rosso, anch’essa consigliera di Voliamo Insieme – Dall’altro lato ci sono le infrastrutture che devono coadiuvare questi aspetti: ci preme sapere come il Comune di Fagagna si sia posto in merito alla questione dell’Ospedale di San Daniele durante i vari incontri con l’Assessore regionale e con i comparti UTI e Comunità Collinare; vediamo anche la necessità di un maggiore impegno sull’impiego degli spazi della Comunità Collinare di Via dei Colli, che sono inutilizzate ed attendono assegnazione, ma senza alcuna spinta da parte di Fagagna a fare sua una tale opportunità”.
Il gruppo Fagagna Voliamo Insieme rileva anche come il degrado delle strutture presenti presso il Parco Cjastenar non siano un buon biglietto da visita, oltre che incentivare comportamenti di danneggiamento o poco leciti: “Abbiamo rilevato come le strutture per la ginnastica, il ponticello e soprattutto i bagni versino in uno stato di completo abbandono, facendoci pensare alla teoria delle finestre rotte, secondo la quale l’esistenza, per esempio, di una finestra rotta in un edificio potrebbe generare fenomeni di emulazione, portando qualcun altro a rompere un lampione o un idrante, dando così inizio a una spirale di degrado urbano e sociale – dice Schiffo -. Il presidente dell’UTI Collinare potrebbe anche relazionare sulla propria posizione, anche come Sindaco di Fagagna naturalmente, in merito alla riforma degli enti locali, visti gli incontri avuti con l’assessore Roberti, ed il ruolo di primo piano del nostro Comune negli ambiti UTI e consorzio Collinare”.

La comunicazione è mancata, all’avviso del capogruppo di Fagagna Voliamo Insieme Leandro Bertuzzi, anche sulla realizzazione dell’allevamento di galline ovaiole nella zona sud del territorio comunale: “Una presentazione sommaria alla popolazione, quella fatta in Consiglio Comunale, senza nemmeno illustrare graficamente la collocazione e la natura del progetto – afferma –. Immaginiamo un approccio simile si sia avuto nella presentazione ai comuni confinanti. Ecco allora che non c’è da stupirsi quando si apre il giornale ed a sorpresa si legge che i cittadini di Mereto di Tomba hanno seri dubbi sulla realizzazione dell’allevamento: eppure ci era stato detto che i comuni limitrofi non avevano opposto obiezioni”.
Secondo Bertuzzi il Piano Attuativo Comunale relativo all’allevamento industriale presenta alcuni vizi: “Non siamo contrari alle iniziative imprenditoriali dei privati, ma vogliamo solo verificare la correttezza e completezza tecnica degli elaborati, al fine di valutare nel migliore dei modi l’impatto che un allevamento industriale di tale entità ha sul nostro territorio, elemento che peraltro va ad ulteriore garanzia per l’imprenditore quanto all’inoppugnabilità del proprio progetto. Abbiamo sollevato tre questioni: primo, la Direzione Centrale Ambiente e Energia ha posto una questione sulla connettività ecologica dell’impianto per la quale sono dovute delle integrazioni; secondo, manca una relazione sull’effetto della vicina ex-discarica RSU sulla realizzazione del pozzo prevista dal progetto e terzo, le norme del Regolamento Comunale per l’Adozione e Approvazione dei PAC prevedono la verifica dell’incidenza sui siti di interesse comunale-SIC, anche questa mancante”.

Il gruppo consiliare Fagagna Voliamo Insieme commenta anche il progetto di Parco Comunale che l’amministrazione Chiarvesio sta promuovendo: “Abbiamo proposto l’estensione dell’area del Parco alle colline più notevoli del nostro territorio, che troverebbero un posto migliore all’interno di un’area di tutela, piuttosto che esserne escluse; si valuti questa modifica, rivedendo come possa sopperire all’inclusione delle aree agricole oggetto di protesta da parte degli agricoltori e degli altri gruppi politici. L’amministrazione sa bene qual è la nostra posizione in merito: siamo favorevoli ma solo di fronte ad un progetto che garantisca una tutela coerente ed una progettazione sensata. Vedremo se accetteranno le nostre osservazioni o tireranno dritto come fatto in altre occasioni, dando prova della scarsa condivisione con cui questa squadra di governo porta avanti il Comune di Fagagna”, chiude Bertuzzi.