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Operativo il by-pass di Amatrice mentre dal Friuli in arrivo i nuovi volontari di Protezione Civile

“Un’infrastruttura, certo d’emergenza, ma in questo momento indispensabile per iniziare a passare da una fase di soccorso a una prima fase di ricostruzione dell’area terremotata di Amatrice”. Con queste parole l’assessore regionale alla Protezione civile del Friuli Venezia Giulia Paolo Panontin ha commentato l’apertura – oggi ad Amatrice – del bypass sul torrente Castellano realizzato in una settimana di intensi lavori, giorno e notte, dalla Protezione civile FVG con il Genio militare e i vigili del fuoco della Calabria, in concorso con l’Azienda Strade Lazio (Astral), Enel e Telecom.

Lavori di realizzazione di una viabilità alternativa conseguente all'inagibilità del ponte a Tre Occhi in comune di Amatrice (RI) - 29/08/2016
Lavori di realizzazione di una viabilità alternativa conseguente all’inagibilità del ponte a Tre Occhi in comune di Amatrice (RI) – 29/08/2016

Alla cerimonia d’inaugurazione del guado, lungo una trentina di metri e dotato di una larghezza superiore ai 6 metri, dunque in grado di sopportare anche i traffici pesanti, sono intervenuti con l’assessore Panontin il capo del dipartimento nazionale di Protezione civile Fabrizio Curcio, il presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti, il sindaco di Amatrice Sergio Pirozzi e il gen. Sergio Santamaria, comandante del raggruppamento per l’emergenza sisma in queste settimane impegnato nell’area terremotata, il direttore della Protezione civile FVG Luciano Sulli.

L’assessore Panontin, che ha quindi visitato la tendopoli allestita proprio a poche decine di metri dalla Protezione civile del Friuli Venezia Giulia, ha osservato come “in soli sette giorni di lavoro e a dieci giorni dal sima, l’apertura del guado sul Castellano, opera assolutamente necessaria per il collegamento viario tra Amatrice e le sue frazioni lungo la strada regionale 260 dopo la chiusura del ponte a Tre Occhi, non fa che confermare l’efficienza del nostro sistema di Protezione civile, del suo personale tecnico, dei suoi funzionari e dei suoi volontari”.

“Giustamente oggi questo bypass è stato chiamato ‘ponte della Rinascita’, che un commosso sindaco di Amatrice ha definito quale prima opera simbolo del processo di ricostruzione della sua comunità”.

“Vedere in così poco tempo la concretizzazione di questa infrastruttura è per la Regione Friuli Venezia Giulia e la sua Protezione civile un grande motivo di orgoglio: ancora una volta il nostro ringraziamento a quanti vi hanno lavorato, senza risparmiarsi e con assoluta dedizione”, ha dichiarato Panontin.

Il guado realizzato dalla Protezione civile FVG permette di ripristinare la piena funzionalità della strada regionale 260, che connette la provincia di L’Aquila con l’Alto Reatino, verso Amatrice e Accumoli, passando per Configno.
A monte e a valle del bypass è stata costruita una pista asfaltata di oltre 600 metri, che nelle prossime ore sarà progressivamente dotata delle necessarie barriere di sicurezza.

LA PARTENZA DEI NUOVI VOLONTARI

Sono partiti questa mattina dalla sede regionale della Protezione civile di Palmanova i volontari del Friuli Venezia Giulia per il “cambio” del secondo contingente alla tendopoli FVG allestita nei pressi del centro abitato di Amatrice.

Di questa terza “colonna” fanno complessivamente parte 34 volontari, che alle 5.30 di oggi sono partiti da Palmanova con sette mezzi, tra cui furgoni, telonati e un pick-up, contenenti alcuni gazebo, materiale per l’allestimento di ulteriori pavimentazioni e derrate alimentari frutto di donazioni raccolte in Friuli Venezia Giulia.

colonna volontari pc fvgIn queste prime settimane di intervento – tecnico e per l’assistenza alle comunità terremotate del Rietino – si sono avvicendati, con il personale della Protezione civile FVG, volontari dei Gruppi comunali di Protezione civile di Amaro, Aviano, Basiliano, Budoia, Casarsa della Delizia, Cavasso Nuovo, Cividale del Friuli, Cormons, Erto e Casso, Fagagna, Fiumicello, Fogliano-Redipuglia, Gemona del Friuli, Gradisca d’Isonzo, Lusevera, Maniago, Manzano, Martignacco, Mossa, Nimis, Pasian di Prato, Pozzuolo del Friuli, Remanzacco, Ronchi dei Legionari, Savogna d’Isonzo, Talmassons, Treppo Grande, Trieste, Udine, Vivaro, Arta Terme, Lignano Sabbiadoro, Medea, Pordenone, Roveredo in Piano, Sagrado, Sedegliano, Tolmezzo, Tramonti di Sotto, Carlino, Codroipo, Pontebba, Porcia, Povoletto e Ruda, accanto a quelli di diverse sezioni dell’Associazione nazionale Alpini, dell’Associazione nazionale Carabinieri, dell’ Associazione addestramento cani da catastrofe, del Corpo nazionale del Soccorso alpino e speleologico, della Croce rossa italiana.

“Un ‘esercito’ di volontari – come ricorda l’assessore regionale ala Protezione civile Paolo Panontin, in queste ore proprio ad Amatrice – di tecnici e di professionisti, ma anche di studenti, di pensionati, di lavoratori dipendenti, come sempre pronti a mettersi a disposizione ogni volta che le comunità locali del nostro Paese, ma anche all’estero, vengono colpite da calamità naturali”.

“Un esercito non di professionisti, solo di volontari, ma – sottolinea Panontin – sempre più professionali, addestrati alle emergenze, sempre attivi anche in Friuli Venezia Giulia, impegnati in attività di addestramento e di formazione, in iniziative di informazione e insegnamento dei comportamenti da adottare in caso di eventi sismici, in particolare con gli studenti”.

“Persone speciali, oltre 8 mila tra i diversi Gruppi comunali e altri 3.600 appartenenti alle Associazioni – ricorda l’assessore – che quotidianamente mettono a disposizione il proprio tempo, la propria manualità e professionalità, ma soprattutto la loro carica di umanità e generosità verso chi soffre e ha bisogno”.