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Norme sulle concessioni idroelettriche in Aula ad aprile, il M5s parla di «balletto di date»

Nella sessione di lavori prevista nella terza settimana di aprile, il Consiglio Regionale potrà prendere in esame il testo normativo licenziato dalla Giunta riguardante le concessioni delle grandi derivazioni d’acqua a scopo idroelettrico.

Lo ha riferito l’assessore regionale all’Ambiente del Friuli Venezia Giulia Fabio Scoccimarro rispondendo in Aula all’interrogazione proposta dal consigliere del M5S Mauro Capozzella, che chiedeva delucidazioni in materia.

Fabio Scoccimarro

L’esponente dell’Esecutivo ha fatto sapere che sono in fase di predisposizione alcune norme con le quali i concessionari uscenti saranno obbligati, entro il 31 dicembre 2023, a fornire alla Regione la documentazione tecnica e contabile per determinare la consistenza delle opere e dei beni realizzati. Inoltre, con un regolamento regionale, verranno determinate le modalità e le condizioni per l’assegnazione delle concessioni.

Inoltre Scoccimarro ha spiegato che, con una specifica norma, saranno determinate le modalità, le condizioni e la quantificazione del canone aggiuntivo posto a carico del concessionario per la prosecuzione dell’esercizio della derivazione oltre la scadenza della relativa concessione e fino al completamento delle procedure di assegnazione. Con un regolamento, invece, si determinerà la componente fissa del canone demaniale.

Infine la norma che verrà portata all’attenzione dell’Aula tratterà anche il tema del procedimento unico, disponendo una sua articolazione in fase distinte con la posticipazione dell’offerta economica rispetto alla concessione dell’autorizzazione. In quest’ultima fase le proposte progettuali presentate in sede di gara dovranno acquisire in sede di conferenza di servizi tutte le autorizzazioni necessarie, in particolare quelle inerenti la valutazione d’impatto ambientale.

Mauro Capozzella

“Assistiamo a una continua invenzione di date su una questione fondamentale per le nostre imprese come quella dell’approvvigionamento energetico – replica Capozzella -. Sulla base del Decreto Semplificazione, le Regioni devono definire entro 31 marzo 2020, con legge, le modalità e le procedure di assegnazione delle concessioni relative alle derivazioni d’acqua. Avevamo già interrogato sul tema l’assessore a gennaio e ci era stata indicata una proroga al 31 dicembre che in realtà, per ammissione dello stesso Scoccimarro, non era mai stata concessa”.

“L’assessore oggi indica nel 2023 l’anno chiave, in quanto è quella la scadenza per la chiude dell’iter per le concessioni: un balletto di date che cerca di nascondere l’inerzia della Regione su un tema importante – aggiunge il consigliere -. Il partito da cui proviene Scoccimarro ha tenuto il Consiglio regionale impegnato per giorni su temi importanti ma che guardano a tragedie del passato, senza dedicare invece neanche un minuto a una questione fondamentale per il futuro del Friuli Venezia Giulia”.