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Mondiali di deltaplano, emozionante finale della task odierna a Bordano

Dopo la massacrante giornata di ieri (molto apprezzata da tutti i piloti anche per lo sconfinamento in Slovenia che ha regalato loro scenari unici), la task odierna si è sviluppata dal monte Valinis fino l’ormai collaudato atterraggio di Bordano, con una lunghezza percorsa di quasi 100km, praticamente tutta in pianura.

Tre le boe previste, con una sorta di “zig zag”: dopo il decollo dal Valinis, i piloti si sono diretti verso la zona compresa tra Povoletto e Cividale del Friuli (cilindro molto ampio) per poi puntare verso Rivoli di Osoppo, Tarcento ed infine fare ritorno a Bordano presso il campo di atterraggio.

Lo start della task odierna è risultato di fondamentale importanza poiché causa una situazione meteo molto diversa da ieri (aria umida nei bassi strati ha comportato una riduzione della quota base cumulo sui 1500-1700m contro gli anche 2300m di ieri, non permettendo ai piloti di sviluppare subito molta quota così come sottolineato da Damiano Zanocco responsabile meteo), i piloti hanno subito dovuto scegliere tra la via della pianura (più veloce ma assai rischiosa specie oggi) e quella invece che costeggiava le colline (più lunga ma con maggiori probabilità di trovare termiche).

Un gruppo di una decina di piloti ha optato per la “via bassa”, ma la scelta è risultata piuttosto azzardata perché dopo pochi chilometri più di qualcuno, tra cui il neozelandese Matthew Barlow, sono stati costretti all’atterraggio anticipato nella zona di Buja. L’intuizione più corretta si è rivelata quella del gruppo dei migliori in classifica, con – tra gli altri – l’austriaco Ruhmer (ieri penalizzato per partenza anticipata), gli italiani Ploner, Laurenzi e Ciech, lo sloveno Klemencic, che hanno proceduto verso il primo obiettivo a circa 1000m di quota con una velocità sui 55 km/h. Tra di loro, si sono inseriti i due giapponesi Tanaka e Sunama ed il top pilot brasiliano Glauco Pinto, che così sono andati a formare il gruppo di testa insieme al tedesco Woehrle ed allo stesso Ruhmer.

Nel ritorno verso Rivoli di Osoppo, si è messo in luce l’olandese Arne Tanzer, che già in una task precedente aveva dato filo da torcere agli avversari, il quale ha optato per sorvolare la zona pianeggiante non senza rischi, costretto a sostare prima di raggiungere la seconda boa alla disperata ricerca di quota per proseguire la sua avventura. Anche il carnico Suan Selenati ha scelto questa strategia, riuscendo a mantenere una quota sui 500m ma facendo comunque fatica a trovare altitudine.

Pinto, Woehrle e Selenati l’hanno spuntata girando attorno al secondo turn point con il miglior tempo e proseguendo così dopo circa un’ora e quaranta minuti di gara la corsa, o meglio il volo, verso Tarcento.

Di fatto, si è delineata una situazione con tre gruppi: quello più a nord che è riuscito a fare gran quota, quello centrale che ha toccato la seconda boa in prima posizione e quello più a sud, che invece ha impiegato più tempo prima di virare verso l’ultimo turn point. Nel tragitto verso Tarcento, una volta guadagnata quota a sufficienza, il gruppetto di Ciech, Ruhmer, Tanzer e Laurenzi ha virato verso la rotta scelta da Pinto, Woehrle e Selenati, nella speranza di poter, una volta aggirato l’ultimo ostacolo, procedere senza ulteriori fermate verso Bordano. Tra Artegna e Magnano molti piloti hanno usufruito della cosiddetta “pompa di servizio”, cioè una termica molto forte che usualmente si sviluppa in queste zone e che ha consentito al colombiano Daniel Velez di portarsi in testa allatask verso la parte finale di gara, seguito da Tanzer e dall’italiano Marco Laurenzi, ancora una volta tra i leader seppur alla sua seconda esperienza in un campionato del mondo, pilota di grandi speranze per la nostra Nazionale. L’austriaco Ruhmer, l’italiano Ploner, i tedeschi Gricar e Doenhuber e lo stesso Laurenzi si sono lanciati in un appassionante inseguimento nei confronti di Velez, con Ruhmer che a circa 15km dall’arrivo ha ingaggiato un duello strepitoso con il colombiano a suon di sorpassi e controsorpassi, riuscendo ad avere la meglio e guadagnando velocemente secondi preziosi.

La sorpresa più bella per il pubblico è stato il gruppo che si è presentato sopra Bordano lottando per il successo di giornata, formato da più di dieci deltaplani che a velocità maggiori di 100 km/h hanno regalato grandi emozioni agli appassionati: l’olandese Tanzer e gli italiani Laurenzi e Ploner sono stati i primi tre piloti a toccare il suolo, sotto gli occhi vigili del team leader Flavio Tebaldi che ha dimostrato così, ancora una volta se ce ne fosse bisogno, le grandi capacità tecniche in grado di far prendere il largo agli Azzurri nelle varie graduatorie.

La vittoria finale ufficiosa (stabilita una volta elaborato il sistema di punteggio che tiene conto di diverse variabili) è andata all’americano Simon davanti all’olandese Tanzer, al tedesco Doenhber e al duo azzurro Laurenzi-Ploner. Selenati ha chiuso 26°. La classifica generale è condotta da Ploner, con Selenati settimo.

La classifica ufficiale verrà pubblicata su questo sito: https://airtribune.com/22nd-fai-world-hg-championship/results. Sulla pagina FB ufficiale dell’evento e sul sito www.italy2019.com, verrà fatto altrettanto e nello specifico la sera verrà pubblicata la classifica provvisoria di giornata e la mattina seguente invece, quella generale ufficiale.