CronacaFVG

Migranti in Fvg, dal Ministro Lamorgese la promessa: “Controlli potenziati da stasera”

“Già da stasera porremo in essere iniziative per quanto riguarda i controlli anche per intercettare organizzazioni criminali,  vediamo come andranno. Oltre a controlli sulle autostrade, verranno fatti dei blocchi anche sulle strade 54 e 56 e stamattina venendo qui mi hanno fatto vedere dove verranno fermati i mezzi per verifiche più accurate”.
Lo ha detto la ministra dell’Interno, Luciana Lamorgese, al termine di un incontro in Prefettura a Trieste, parlando dell’arrivo di migranti in Friuli Venezia Giulia attraverso la rotta balcanica. “Penso che la chiusura dei valichi minori, che sarebbero 21 – ha osservato -, possa essere affrontata all’esito di tutte queste attività che stiamo ponendo in essere. Per adesso avviamo un’attività intensificata sui valichi minori da stasera. Ne parleremo all’esito dei riscontri, se saranno positivi come auspichiamo”.

“È massima l’attenzione della magistratura e delle forze di polizia per contrastare i traffici dei migranti da parte delle associazioni criminali transnazionali che favoriscono l’immigrazione illegale dietro il pagamento di denaro da parte dei migranti stessi e dei loro familiari”, ha poi aggiunto il ministro dell’Interno, complimentandosi con la squadra mobile di Palermo e il Servizio centrale operativo della Polizia di Stato per l’operazione di questa mattina, coordinata dalla procura della Repubblica di Palermo, che ha portato alla scoperta di una organizzazione criminale operante in diverse aree del territorio nazionale, tra cui Udine, e in altri Paesi europei, ed Africa. “Questa operazione – ha osservato Lamorgese – conferma l’importanza della intensa cooperazione internazionale di polizia con i Paesi di origine e transito dei flussi migratori, che ha già consentito, con altre precedenti analoghe attività investigative, di individuare decine di trafficanti di esseri umani operanti sulla rotta del Mediterraneo centrale”. “Nella direzione di una più intensa collaborazione con i Paesi del nord Africa – ha poi ricordato – ho promosso, insieme alla Commissione europea e alla presidenza di turno tedesca, lo scorso 13 luglio, uno specifico incontro, in videoconferenza da Trieste, con i Paesi del nord Africa, con l’obiettivo di definire una strategia comune per il contrasto a quei sodalizi criminali dediti al favoreggiamento della immigrazione illegale dal continente africano”.

All’incontro in prefettura hanno partecipato, tra gli altri, il presidente del Friuli Venezia Giulia, Massimiliano Fedriga, il vicepresidente, Riccardo Riccardi, e l’assessore regionale alla Sicurezza, Pierpaolo Roberti; il prefetto di Trieste, Valerio Valenti e gli altri prefetti del Fvg; il questore del capoluogo regionale, Giuseppe Petronzi, e i sindaci dei comuni capoluogo e di altri enti locali.

“Esprimo gratitudine per l’attenzione posta al problema del confine orientale, prendo atto della decisione del ministro di procedere a un rafforzamento dei controlli sulle frontiere per impedire il flusso di immigrati irregolari. Però se questi ingressi dovessero continuare fino a far diventare la situazione insostenibile non è da escludere che tutte le Regioni che condividono la stessa visione politica sul tema emanino un’ordinanza sul modello della Sicilia”.

Questo il concetto espresso da Fedriga, il quale ha confermato “l’assoluta indisponibilità dell’Amministrazione di discutere sulla ridistribuzione sul territorio degli immigrati, in quanto la priorità deve essere quella di evitare l’ingresso degli stessi immigrati irregolari attraverso i confini con la Slovenia. A tal riguardo è stata sottoposta al ministro la richiesta, per il momento non accolta, di chiusura dei cosiddetti valichi minori”.

Il presidente della Regione ha recepito con favore la disponibilità del ministro di implementare la presenza di Forze dell’ordine per il controllo delle frontiere, mentre è stata ricordata la necessità di alleggerire il numero degli immigrati irregolari attualmente ospitati in regione, il cui numero supera di 900 unità quello dell’anno scorso.

Inoltre, per quel che riguarda la quarantena, è stato riaffermato il principio per cui, una volta terminato il periodo di isolamento nelle strutture dotate di tutte le adeguate misure di sicurezza, gli immigrati irregolari dovranno essere trasferiti dal Friuli Venezia Giulia.