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Oggi a Gemona il premio Gamajun a “Medici Senza Frontiere”

Martedì 25 luglio, alle ore 12 in municipio a Gemona, il Laboratorio internazionale della Comunicazione consegnerà il Premio Gamajun International Award-Premio Bruno DeMarchi, giunto alla 26ª edizione, a “Medici Senza Frontiere”, l’organizzazione non governativa Premio Nobel per la Pace nel 1999 che dal 1978 porta l’assistenza medica dove ce n’è più bisogno ed è attualmente attiva in circa 70 Paesi.

A ritirare il riconoscimento sarà il presidente di “Medici Senza Frontiere Italia” Loris De Filippi (nella foto), infermiere urgentista friulano, che negli ultimi vent’anni ha partecipato a numerosi programmi di assistenza sanitaria e da poco è rientrato da Mosul in Iraq, dove è stato coordinatore delle emergenze.

“Medici Senza Frontiere è una realtà indipendente, neutrale, imparziale, che concretizza ogni giorno in modo straordinario il principio dello (S)Confinare posto a tema del Lab 2017”, in questo momento storico caratterizzato da conflitti, emergenze umanitarie e fenomeni migratori di portata straordinaria, MSF sa dare risposte concrete, nel pieno spirito del Lab’’ spiega la direttrice del Lab, Emanuela DeMarchi anticipando la motivazione del premio Gamajun, riconoscimento internazionale per la comunicazione nato nel 1990.

“Siamo felici e onorati di aver ricevuto il premio Gamajun”, afferma De Filippi, in procinto di arrivare a Gemona. “Il tema del confine, dell’andare oltre i limiti, dello (S) Confinare ben identifica il nostro lavoro in prima linea in circa 70 paesi. Come organizzazione medico-umanitaria fondata da medici e giornalisti portiamo assistenza alle popolazioni colpite da conflitti, epidemie, disastri naturali, ma testimoniamo anche quello che vediamo, accendiamo i riflettori su crisi che continuano nell’ombra e nel silenzio, per far sentire la voce delle persone dimenticate oltre confine. Oggi come non mai – conclude il presidente di MSF Italia -, in assenza di stampa indipendente in molti scenari di guerra, possiamo fare la differenza come una tra le poche voci presenti”.

Alla cerimonia di consegna, insieme agli 80 studiosi di italianistica giunti quest’anno da 30 Paesi per vivere e studiare a Gemona fino all’11 agosto, parteciperanno, l’assessore alla cultura della Regione Gianni Torrenti, l’europarlamentare Isabella De Monte, il sindaco di Gemona Paolo Urbani e il vicepresidente di Ente Friuli nel Mondo, tutti enti sostenitori del Lab.


IL PREMIO GAMAJUN

Il Lab ha fondato nel 1990 un premio internazionale per la comunicazione, il Gamajun International Award.

Nelle edizioni precedenti, il premio è stato assegnato, nell’ordine e ogni anno dal 1990 a Alida Valli, István Szöts, card. Agostino Casaroli, Romano Prodi, Lina Sastri, Souleymane Cissé, Renzo Arbore, Mario Luzi, Fabrizio De André, Tahar Ben Jelloun, Mario Monicelli, Derrick De Kerckhove, Antonino Caponnetto, Francesco Tullio Altan, Khalida Toumi Messaudi, Noa, Arturo Paoli, Sergio Zavoli, Carlo Rubbia, Oscar Pistorius, la Comunità di Sant’Egidio, Ottavio Missoni, Carlo Petrini, la Fondazione Barilla Center for Food & Nutrition e nel 2016 – nel 40° del sisma del 1976 – alla Gente del Friuli.

LORIS DE FILIPPI

Infermiere urgentista, ha lavorato nei settori emergenza, terapia intensiva e rianimazione, 118 e Pronto Soccorso  nel sistema sanitario nazionale in Friuli. Negli ultimi vent’anni, ha partecipato a numerosi programmi di assistenza umanitaria, in situazioni di guerra, catastrofi naturali, campi profughi e violenza urbana. È stato responsabile dei progetti sui migranti in Italia dal 2002 al 2005. Ha coordinato interventi d’urgenza di particolare complessità, tra i quali lo tsunami del 2005 in Indonesia e il terremoto di Haiti del 2010. È stato responsabile del Desk Italiano e successivamente Direttore delle Operazioni a Bruxelles di Medici Senza Frontiere. Negli ultimi anni ha partecipato a missioni d’urgenza con MSF e altre organizzazioni in Siria, Mauritania, Repubblica Centrafricana e Ucraina. Nel 2015 ha lavorato a bordo di una delle navi di MSF per la ricerca e il soccorso nel Mediterraneo come coordinatore delle attività mediche. È da poco rientrato da Mosul, dove è stato coordinatore delle emergenze.