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Marsilio (Pd): «In Alto Friuli il riutilizzo degli scarti di lavorazione e degli inerti resta una chimera»

«Il riutilizzo degli scarti di lavorazione e degli inerti, nell’Alto Friuli resta una chimera. I centri di recupero e trattamento degli inerti sono quasi tutti chiusi e le imprese edili del territorio hanno come unica soluzione quella di rivolgersi a strutture dell’hinterland udinese. Una situazione che per gli operatori della montagna ha costi insostenibili e che va risolta».

A dirlo è il consigliere regionale del Pd, Enzo Marsilio che oggi ha presentato un emendamento alla proposta di legge 26 “Misure urgenti per il recupero della competitività regionale” con la proposta che «le stazioni appaltanti pubbliche della nostra regione, nei propri bandi di gara, prevedano un criterio premiale per chi si impegna a riutilizzare i prodotti di recupero provenienti dai cantieri edili, oppure a acquistare e utilizzare prodotti in materiale riciclato e recuperato».

L’emendamento è stato poi ritirato a fronte dell’impegno dell’assessore all’Ambiente, Fabio Scoccimarro a porre rimedio alla situazione attraverso un intervento normativo ad hoc in fase di assestamento di bilancio, a luglio.

«Recentemente si parla con sempre maggior insistenza di economia circolare, di riduzione del consumo del suolo, di riutilizzo degli scarti di lavorazione e dei rifiuti. Tutti obiettivi condivisibili che purtroppo nelle aree montane del Fvg trovano difficile applicazione. Infatti – denuncia Marsilio – in questo contesto il recupero di inerti rappresenta uno dei maggiori problemi del territorio montano dove molti degli impianti di trattamento ghiaia hanno accumulato volumi enormi di materiale inerte vagliato, riqualificato e disponibile al riutilizzo. La situazione è aggravata dal fatto che sono stati chiusi recentemente in Alto Friuli quasi tutti gli impianti di trattamento di materiali inerti tanto che le imprese locali per poter consegnare materiale derivante da demolizioni o scavi sono costrette a rivolgersi a strutture dell’hinterland Udinese con costi ovviamente insostenibili».