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Marsilio (Pd): «Boschi a rischio, non chiacchiere ma tutela dal bostrico»

«Il livello di allarme per i boschi della montagna friulana e della Carnia in particolare è altissimo, a seguito delle malattie delle piante derivanti dal bostrico, e finalmente qualcuno, anche se tardivamente, inizia a prenderne coscienza. L’auspicio è che non ci si perda in chiacchiere con attacchi inutili, ma si proceda con la reale tutela di un territorio drammaticamente a rischio». A dirlo è il consigliere regionale del Pd, Enzo Marsilio a margine dell’incontro tra i rappresentanti del Consorzio Boschi Carnici e dell’Uti della Carnia sulla tematiche agro forestali e in particolare sull’emergenza bostrico.

Enzo Marsilio

«Finalmente anche l’Uti della Carnia e il Consorzio Boschi Carnici si accorgono di un problema che denunciamo da qualche mese e di come si tratti di una questione generale ed emergenziale che riguarda tutto il territorio e non solo qualche Comune isolato. È inutile che il presidente del Consorzio Luigi Cacitti semini attacchi ingiustificati dal momento che fino a oggi nessuno si è occupato di un problema che riguarda il patrimonio boschivo dei privati e dei Comuni. Era aprile quando portammo la questione in Consiglio regionale presentando un’interrogazione alla giunta Fedriga e in particolare all’assessore Zannier per chiedere che si occupassero del problema che affligge i boschi. Forse il presidente del Consorzio e il delegato dell’Uti Claudio Coradazzi sono ancora in lockdown? Speriamo che non siano le solite chiacchiere del centrodestra quelle che abbiamo sentito a margine dell’incontro tra i due enti, ma che si arrivi a una soluzione per scongiurare un dramma enorme, ambientale ed economico. I vertici dei due enti, uno forzista e l’altro leghista, non continuino a fare come fa la Giunta Fedriga, annunci su annunci e poi di fatto la montagna è dimenticata».