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Mirco Cigliani subentra a Carlo Piemonte al vertice di Legno Servizi

Riposizionata e riequilibrata finanziariamente con la garanzia di un percorso di continuità per gli anni futuri, la società Legno Servizi chiude in pareggio il bilancio e guarda avanti con fiducia. La società di Tolmezzo oltre ad esprimere conti in ordine, oggi vanta un’immagine riqualificata grazie all’importante lavoro svolto negli ultimi tre anni dalla squadra guidata dal presidente uscente Carlo Piemonte con la direttrice Cecilia Armani, staff supportato da un cda sempre costruttivo e perfettamente rappresentativo dell’intera regione, nelle sue diversità di segherie e imprese boschive. Un team che ha saputo portare avanti ambiziosi progetti internazionali e raccogliere le opportunità del PNRR. Al direttore del Cluster Arredo, che conclude così – tra apprezzamenti dei soci e personali soddisfazioni professionali e umane – un mandato centrato sul  “traghettamento” di Legno Servizi verso un futuro più solido, subentra alla presidenza della società Mirco Cigliani, vice Vittorio Di Marco. Confermati Stefano Casagrande per la Valcellina, Gregorio Vuerich per la Valcanale, Riccardo Predan per le valli del Natisone, per le segherie Adriano Domini e Vittorio Di Marco, con l’inserimento importante di Marco Vidoni, rappresentante segherie Pedemontana, e di Giuseppe Vanone, presidente dei dottori agronomi forestali. Entra in cda anche Agostino Michelin, designato dall’Aibo Fvg.

IL PRESIDENTE USCENTE E IL NEOPRESIDENTE

“Un cda in continuità col lavoro svolto nel triennio, il cui obiettivo è di incrementare ancor di più le filiere locali del legno del territorio – ha commentato Carlo Piemonte all’assemblea dei soci, svoltasi martedì sera al Cesfam di Paluzza -. Alcune segherie sono passate, negli ultimi tempi, da zero metri cubi di legno regionale al 50% di legno locale, altre anche al 90%: questo grazie al dialogo costante e alla collaborazione instaurata tra imprese boschive, segherie, professionisti, istituzioni, nonché al coinvolgimento di rappresentanti per ognuna delle principali aree montana, con la copertura delle aree interne della nostra regione. La strada è ancora lunga, spetterà all’ex vicepresidente Cigliani portare avanti il progetto di crescita”. E non è stata certamente una strada in discesa, l’esperienza di Piemonte in Legno Servizi: “si è trattata di una sfida manageriale che doveva risolvere alcune complicanze insite alla società. Ma la soddisfazione umana, oltre che professionale, ricevuta in cambio è impagabile”. “Dalla Carnia al Tarvisiano all’intera regione: finalmente si fa squadra percorrendo la strada di un sistema unitario – ha affermato il neopresidente -. Mancavano modelli di dialogo, ora invece potremo lavorare per garantire maggiore sicurezza alle nostre imprese e per gestire con equilibrio il ricambio generazionale, affinché esse siano sempre più competenti e competitive, nell’ottica di un rafforzamento dell’utilizzo del bosco regionale e della valorizzazione della filiera”.

LA REGIONE FVG

L’assessore regionale alle Risorse agroalimentari, forestali e alla montagna Stefano Zannier, in chiusura, ha ringraziato Piemonte con parole di stima per il suo operato e grande apprezzamento per l’ottimo lavoro svolto, per il percorso fatto assieme e per aver posto il tema forestale come uno degli elementi cardine per lo sviluppo sostenibile del comparto, la cui economia garantisce sussistenza a famiglie e ricchezza al territorio dell’area montana. “Negli ultimi anni, anche grazie alla società Legno Servizi, si è fatto un lavoro molto importante che ha portato a fare chiarezza sui ruoli e sulle strategie lungo l’intera filiera del settore foresta-legno della nostra regione. Attraverso il coinvolgimento delle diverse aree montane e la partecipazione delle imprese boschive e delle segherie si è messo il sistema in grado di operare. Ora è però necessario continuare a fare squadra per compiere un passo ulteriore: vanno ricercate le strade per una gestione ancora più razionale e sostenibile, anche attraverso l’utilizzo del prodotto legno sia nel mondo delle costruzioni che nella produzione manifatturiera del territorio regionale, della massa boschiva che è in costante crescita”. “La Regione – ha evidenziato ancora Zannier – guarda con favore alla promozione di un tavolo di confronto tra tutti i soggetti della filiera del legno affinché si trovino sul territorio ambiti nuovi di collocazione del prodotto estratto e trasformato dalle aziende locali. Il legno è visto sempre più come materiale innovativo e compatibile, sia sotto il profilo ambientale che etico, e quindi va incrementato il suo utilizzo sia nel comparto delle costruzioni sia nella produzione manifatturiera regionale”. E’ questo, secondo l’assessore, il prossimo passo da fare “all’interno di una programmazione e pianificazione della filiera che deve tenere anche conto della inevitabile necessità di fare massa critica per sfidare la non facile concorrenza internazionale”.