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Manomette e danneggia i macchinari di un’azienda di Amaro, denunciato ex dipendente di Moggio

Ai militari dell’Arma di Venzone era apparso da subito un reato “di rivalsa”, quello denunciato nella mattinata del 22 giugno dal titolare della ditta T.D.P. di Amaro, operante nel settore delle lavorazioni meccaniche di precisione, il quale aveva constatato che nel corso della precedente nottata, ignoti autori, dopo avere disinserito senza alcuna difficoltà, il sistema di allarme, si erano introdotti furtivamente all’interno dei locali della ditta manomettendo e danneggiando diversi macchinari industriali ed attrezzature da lavoro, asportandone anche diversi pezzi necessari per il funzionamento delle stesse. A causa di ciò, l’azienda era stata danneggiata, tanto da bloccare la produzione per l’arresto improvviso dei macchinari, con pericolo per gli operai, creando un consistente danno economico-produttivo ed un danno materiale di circa 6.000 euro.

Le indagini venivano quindi da subito indirizzate nell’alveo delle persone con frequente accesso al sito industriale, acquisendo anche le immagine dei sistemi di videosorveglianza. Questa attività ha permesso di individuare l’autore del reato, peraltro da subito “attenzionato” dagli stessi inquirenti, ovvero un 30enne abitante a Moggio Udinese, ex dipendente della ditta, con la quale aveva avuto dei dissapori, il quale, dopo avere disinserito il sistema di allarme, si era introdotto in locali ponendo in atto le citate azioni delittuose.

Ottenuto il decreto di perquisizione dalla Procura della Repubblica di Udine, nella mattinata di ieri i militari dell’Arma di Venzone si sono portati presso l’abitazione dell’indagato, dove hanno rinvenuto e sequestrato diverse parti di macchinar, sottratti presso la ditta, nonché gli abiti indossati dall’autore al momento della sua intrusione in quei locali.

All’ex operaio sono state formalmente contestate le ipotesi di reato di furto aggravato (in relazione del decorso rapporto di dipendenza dall’azienda in questione) e di arbitraria occupazione di azienda con relativo sabotaggio dei macchinari.

Anche in questo caso l’ampliamento dei sistemi di video sorveglianza da parte della P.A. locale e delle aziende private della zona industriale di Amaro e il pronto e mirato utilizzo degli stessi da parte dei militari della Stazione di Venzone, ha consentito una rapida e precisa soluzione del caso, che aveva destato preoccupazione negli imprenditori locali, timorosi del ripetersi di episodi reati analoghi (con particolar riferimento al sabotaggio dei macchinari), eventi sconosciuti in quella zona.