CronacaTarvisiano

Malore fatale sul Canin per uno scialpinista

Le squadre del Soccorso Alpino del Friuli Venezia Giulia hanno effettuato oggi due interventi in montagna entrambi su chiamata smistata alle 12.30 dal NUE112.

I tecnici del Soccorso Alpino di Cave del Predil assieme alla Guardia di Finanza di Sella Nevea hanno ricevuto la chiamata per un cittadino sloveno che è stato colto da arresto cardiaco al rientro da una gita con gli sci nel comprensorio del Canin. L’uomo, uno scialpinista di Lubiana del 1968, era da solo ed è stato colto da malore mentre risaliva il breve tratto di pista che fa da bretella tra la Conca di Prevala e il Rifugio Gilberti. Sul posto sono immediatamente intervenuti altri due escu​​rsionisti che l’hanno visto accasciarsi e che hanno cominciato a praticare subito il massaggio cardiaco. A nulla è servito però, così come l’arrivo della squadra di soccorso con il medico del soccorso alpino e il defibrillatore. Sul posto è intervenuto anche l’elisoccorso della centrale operativa di Udine, ma a constatazione di decesso avvenuta, la salma è stata trasportata a valle dai tecnici del soccorso della Guardia di Finanza intervenuti con il toboga e la motoslitta. La salma è presso la caserma della Guardia di Finanza in attesa del nulla osta del magistrato.

Il secondo contestuale intervento ha avuto luogo sul Monte Matajur (Cividale del Friuli) ad opera della stazione del Soccorso Alpino di Udine, assieme ai tecnici della Guardia di Finanza di Tolmezzo. Poco sotto la cima, in prossimità del rifugio sloveno Dom na Matajure, in territorio italiano, ad una quota di circa 1550 metri, una donna di Udine L. (nome) U. (cognome), di sessantotto anni è caduta procurandosi traumi alle braccia e al costato. La donna è stata accolta nel rifugio in attesa dell’arrivo dei soccorsi. Anche qui è giunto l’elisoccorso, che a causa della nebbia ha dovuto però sbarcare la squadra a Montemaggiore.  I tecnici, tre uomini del Soccorso Alpino con il medico del CNSAS e due della Guardia di Finanza, hanno raggiunto il rifugio a piedi con la barella e hanno caricato la donna per consegnarla agli operatori sanitari dell’ambulanza nel frattempo arrivata da Cividale fino al Rifugio Pelizzo.