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A Tolmezzo passa l’UTI e sale il conto dei Minori Migranti

L’UNIONE DELLA CARNIA

Il momento del voto sull'Uti
Il momento del voto sull’Uti

Stavolta bastava la maggioranza semplice del 50% più uno dei consiglieri. Che è puntualmente arrivata. A Tolmezzo non servirà dunque alcun commissario ad acta. Lo Statuto dell’Unione della Carnia è passato in seconda lettura lunedì sera durante il Consiglio comunale del capoluogo carnico, grazie ai 13 compatti voti della maggioranza retta da Francesco Brollo.
Dal canto loro le opposizioni di Lista Zearo, Movimento 5 Stelle, Alleanza per Tolmezzo e Tolmezzo Domani sono tornate ad abbandonare l’aula così come avevano fatto il 3 settembre scorso. “Sappiate che se vi troverete in minoranza alla prossima tornata amministrativa non potrete lamentarvi – ha chiosato Matteo Muser dei 5 Stelle prima di allontanarsi – non avrete nessun peso, questa legge è un attacco alla democrazia perché concentra tutto nelle mani di una persona dai superpoteri”. “Solo dei pazzi potranno decidere di ricandidarsi in qualche consiglio comunale – ha aggiunto Biscosi – state certificando la fine delle municipalità”.

Il sindaco ha replicato spiegando che “si è già ipotizzata la costituzione di un organo intermedio tra presidenza ed assemblea dell’Uti e lo stesso statuto lo prevede; è ingeneroso attribuire colpe a questa maggioranza – ha aggiunto – abbiamo cercato di trovare la massima convergenza in maniera tale da non metterci nelle mani di un commissario; sicuramente è una legge perfettibile, con lacune, ma a fronte di ciò la responsabilità impone di prendersi questo difficile carico”.

 

 

IL CONTO DEI MINORI MIGRANTI

Dario Zearo parla al microfono
Dario Zearo parla al microfono

135 Mila Euro. Questo il costo stimato per le casse comunali di Tolmezzo sino a fine 2015 in fatto di accoglienza di minori stranieri non accompagnati. Una cifra che ha riacceso il dibattito in consiglio durante l’illustrazione della Variazione alla Relazione previsionale e programmatica 2015/2017, al programma triennale dei lavori pubblici e al bilancio d’esercizio 2015. Il primo a chiedere lumi sul calcolo dell’importo il consigliere Biscosi: “è in difetto o in eccesso? Sappiamo quanti minori ad oggi sono stati rintracciati sul nostro territorio?”
La risposta arriva dagli assessori Fasolino e Gallizia: “Questa accoglienza è prevista da tutta una serie di norme che dalla Convenzione di New York sui diritti del fanciullo in giù tutela i minori ed obbliga al loro sostentamento. Il conto si basa sul costo pro capite di 80 euro al giorno fissato nella convenzione firmata con la struttura di Bosco di Museis, accreditata dalla Regione. In questo momento il Comune di Tolmezzo ha in custodia 11 minori non accompagnati (1 ospitato in una comunità di Faedis, 7 a Museis, 3 al Bearzi di Udine) con una previsione di poterne sostenere eventualmente altri 5 da qui a fine anno ma la stima – ha sottolineato Gallizia – è virtuale perché non sappiamo cosa succederà oltre i nostri confini nei prossimi giorni”. Altra precisazione resa dall’assessore riguarda il fatto che se i primi 4 minori sono stati rintracciati sul suolo del territorio comunale, gli altri 8 si sono presentati direttamente suonando il campanello del Commissariato cittadino di P.S. e noi non possiamo comunque esimerci dall’accoglierli”.

Brollo sui migranti
Brollo sui migranti

A questo punto Biscosi ha ripreso la parola per stigmatizzare un atteggiamento “sciagurato” che sta alimentando il traffico organizzato di minori e voi – diretto alla maggioranza – vi state prestando a ciò”. A rincarare la dose Dario Zearo che ha messo in guardia sui rischi che corrono i bilanci comunali a seguito di queste accoglienze: “Tarvisio ha già impegnato 500 mila euro, Gorizia 700 mila, Cividale ha superato il milione di euro…e si rischia di dover ricorrere all’anticipo di cassa e quindi pagarci sopra pure gli interessi. Attenzione che ancora nessuno ha visto i rimborsi promessi dal Governo e non vorrei che ancora una volta siano i Comuni a rimanere con il “Pampalugo” in mano”. A chiudere il botta e risposta il sindaco Brollo, sostenitore della “Terza Via” tra “buonismo e cattivismo”: “è quella la vera sfida e per vincerla occorre iniziare ad investire per esempio sull’accorciamento dei tempi di identificazione e risposta alle varie domande dei richiedenti asilo, accertando quindi che abbia diritto e chi no”.

Al termine del dibattito la variazione è passata con i voti favorevoli della maggioranza e l’astensione dell’opposizione. Una Variazione che si sostanziava complessivamente in 1.031.070 euro e che presentava tra gli interventi più significativi il ripristino ambientale della discarica di inerti “La Maina” (470 mila euro) e la messa in sicurezza dell’opera di presa del Rio Glazzat lungo l’Acquedotto Tolmezzo-Lunze (450 mila euro).

IL PIPA SBAGLIATO

L'intervento del consigliere Riolino
L’intervento del consigliere Riolino

“Faccio ammenda”. A pronunciare la frase l’assessore comunale alle attività produttive Michele Mizzaro prima di annunciare che sul PIPA (Piano di Insediamento Produttivo Agricolo) della frazione di Terzo “è stata erroneamente trovata una destinazione non consona, l’area in questione sarà modificata e per scegliere il nuovo sito verrà coinvolta la consulta frazionale”.
Una marcia indietro provocata dalla mozione del consigliere di minoranza Gianalberto Riolino, il quale dopo le risposte ottenute con la precedente interpellanza di inizio settembre, ha voluto insistere su una questione “dalle troppe zone buie”. Riolino ha ricordato che il progetta da 110 mila euro (di cui 90 mila di soli espropri) interessa 2,51 ettari “in parte ricadenti su un territorio già coltivato a mais”, l’iter seguito “non è corretto” e c’è la contrarietà dei proprietari. Per sanare l’errore la Giunta come illustrato da Mizzaro ha deliberato proprio ieri un atto formale con il quale dà mandato agli uffici di rivedere il tutto.

PALESTRE E IMPIANTI A RISCHIO

“Se ci fossero stati degli alunni in quel momento all’interno, poteva succedere qualcosa di grave”. Manuele Scarsini, consigliere comunale di Tolmezzo Domani, con la propria interrogazione ha riposto all’attenzione della Giunta il capitolo delle manutenzione di palestre ed impianti sportivi, citando come esempio il crollo di alcuni intonaci dal tetto della palestrina della Scuola Media “GF da Tolmezzo” avvenuto il 4 settembre scorso. Nella sua replica il vice-sindaco, Simona Scarsini, ha annunciato che gli uffici stanno preparando i documenti per la richiesta di contributo in regione sui capitoli ad hoc, e che l’impianto prescelto è stato il campo di calcio dove c’è la necessitò di “sostituire le recinzioni, sistemare il manto sintetico ed alcuni servizi; siamo coscienti che sono tanti gli interventi meritori in altre impianti ma il contributo regionale non è alto e il plafond a disposizione stimiamo possa bastare solo per una ventina di enti”. “Forse la priorità andava agli alunni” ha replicato il consigliere invitando a percorrere tutte le strade possibili per migliorare il maggior numero di impianti.

LA PISCINA QUANDO RIAPRE?

“Ci sono voluti tre mesi per il rilascio della certificazione Antimafia da parte della Prefettura”. Da qui deriverebbe secondo il vice-sindaco Scarsini il ritardo nella partenza dei lavori di sistemazione della Piscina Comunale di Tolmezzo, che sarebbero dovuti scattare già a luglio “ma ancora nulla si è messo in moto” ha interrogato Matteo Muser dei 5 Stelle, chiedendo quindi spiegazioni “anche perché si sono fatti perdere quasi due mesi di attività” e ci sono “agonisti che si devono preparare per la stagione sportiva”. Scarsini, richiamandosi alle comunicazione dell’Ufficio opere pubbliche della Comunità montana della Carnia che si è assunta l’onere degli interventi per 500 mila euro, ha poi fatto sapere che il contratto con la ditta aggiudicataria verrà firma il 24 settembre e poi ci saranno 124 giorni di tempo per la conclusione dei lavori, salvo imprevisti. Se tutto va bene quindi per la fine di gennaio la piscina riaprirà le vasche.

PEDIATRIA, FUORI BILANCIO E TELECAMERE

La seduta di Consiglio comunale si era aperta con il ricordo del maestro Angelo De Giudici, scomparso all’età di 75 anni e grande animatore della frazione di Cazzaso, nella quale si era impegnato per dar vita all’associazione Amiis di Cjacâs. Quindi l’”abbraccio collettivo” al consigliere degli Indipendenti di Centro, Paolo Falco, appena rientrato dalla missione in Afghanistan in qualità di Alpino.

La prima interrogazione della serata è stata quella di Valter Marcon che ha segnalato la “non presenza di un medico pediatra in Ospedale a Tolmezzo nelle giornate di domenica, obbligando quindi a rivolgersi al pronto soccorso”. L’assessore Gallizia ha specificato che da sempre l’assetto organizzativo non è cambiato, il pediatra la domenica c’è solo al mattino mentre nel pomeriggio c’è la reperibilità, comunque interesserà della richiesta la direzione sanitaria.

Tra gli altro punti all’ordine del giorno via libera all’ampliamento del Tiro a Segno, al progetto per la messa in sicurezza dei versanti della Picotta, al riconoscimento di un debito fuori bilancio da 2600 euro (contenzioso Ici con Burgo) e al nuovo regolamento per le riprese audiovisive dei consigli comunali.

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