Primo pianoTarvisianoTerritorio

L’assessore FVG Bini a Tarvisio e Sella Nevea: «Più impegno privato per garantire qualità»

“Gli imprenditori credano maggiormente nel settore turistico che, negli ultimi anni, è stato uno dei pochi a crescere. Serve, infatti, maggiore impegno privato per garantire alla clientela un turismo ancora più qualificato in Friuli Venezia Giulia”.

È questo l’invito formulato dall‘assessore regionale al Turismo, Sergio Emidio Bini, durante l’odierno sopralluogo, svolto insieme al vicepresidente del Consiglio regionale, Stefano Mazzolini, e al direttore di PromoturismoFvg, Lucio Gomiero, agli impianti sportivi e ad alcune dotazioni turistico-ricettive di Sella Nevea e Tarvisio.

“Va impresso un reale cambio di marcia – ha evidenziato ancora Bini – perché questo settore è stato narcotizzato per troppo tempo da politiche di aiuti a pioggia che non hanno stimolato l’imprenditoria”.

Nel corso della visita, l’assessore ha condiviso le necessità di costruire una visione che, nel concreto, si traduca nell’obiettivo di garantire un afflusso turistico alla montagna nell’arco dell’intero anno.

“La realtà naturalistica e paesaggistica delle due località – ha sottolineato Bini, incontrando anche i sindaci di Chiusaforte, Fabrizio Fuccaro, e di Tarvisio, Renzo Zanetteha potenzialità enormi in tutte le stagioni”.

“La montagna può creare reddito e opportunità importanti anche a livello occupazionale ma – ha aggiunto – bisogna proporre un’offerta spendibile su 365 giorni l’anno e, a questo proposito, gli incontri odierni si sono  rivelati certamente utili”.

“Stiamo lavorando per Sella Nevea e Tarvisio – ha spiegato Mazzolini – con l’obiettivo di ottenere un finanziamento europeo assieme alla Slovenia finalizzato alla sostituzione degli impianti di risalita e a una migliore fruibilità delle piste da sci. Entro dicembre – ha spiegato Mazzolini – è necessario presentare i progetti preliminari”.

“Con la Slovenia – ha concluso Bini – è fondamentale riuscire a proporre un’offerta unica per promuovere insieme il Monte Canin, una risorsa che va sviluppata in maniera adeguata”.